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Sgominata un organizzazione criminale dedita alla pedopornografia e alla prostituzione minorile

17 novembre 2006

Agenti del Nucleo investigativo telematico interforze (Nit), su ordine della Procura della Repubblica di Siracusa hanno eseguito, tra Lombardia, Piemonte e Liguria, ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre persone coinvolte in una inchiesta contro la pedofilia e la prostituzione minorile.
Nell'ambito della stessa operazione, denominata 'Vicino ai bambini' e coordinata dal procuratore aggiunto di Siracusa Giuseppe Toscano e dai sostituti Antonio Nicastro e Manuela Cavallo, gli investigatori hanno eseguito anche perquisizioni e sequestri nei confronti di altri nove indagati.

L' inchiesta si è incentrata dapprima su un sito internet cui partecipavano gli indagati con lo scopo di scambiarsi immagini e filmati a contenuto pedofilo. Le successive e numerose intercettazioni telefoniche e i pedinamenti avrebbero accertato anche la presenza di una organizzazione che promuoveva incontri sessuali con minorenni, sia italiani che stranieri, a volte anche a pagamento.
Determinante è stato l'apporto fornito da uno degli indagati che ha deciso di cooperare con gli inquirenti, ponendosi così tra i primi collaboratori di giustizia in tema di pedofilia.
Fra le persone tratte in arresto vi sono un educatore dell'infanzia della provincia di Varese e un massaggiatore sportivo del settore 'pulcini' residente nei pressi di Savona. E' stata anche eseguita una perquisizione a carico di un allenatore di calcio del settore 'pulcini' della provincia di Bergamo, al quale sono stati sequestrati due telefonini contenenti gallerie di immagini e video pedopornografici.

Una scelta quella di stare vicino ai più piccoli, secondo quanto emerge della indagini, che sarebbe dettata dalla loro devianza sessuale. Dai numerosi dialoghi intercettati dal gruppo interforze, infatti, alcuni degli indagati parlano della scelta del proprio mestiere, in costante rapporto con minorenni, fatta in funzione della propria pulsione sessuale ovvero della costante ricerca di un contatto con i bambini.
L'inchiesta, ancora in corso, è scaturita da una denuncia presentata da Telefono Arcobaleno, l'associazione che da dieci anni lotta contro la pedofilia on line e si prende cura dei bambini vittime di abuso. A Telefono Arcobaleno e al suo presidente, Nanni Arena, la Procura della Repubblica riconosce di avere offerto ''un proficuo contributo, con professionalità e discrezione, nella incessante attività di contrasto agli abusi sui bambini''.

- www.telefonoarcobaleno.com

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17 novembre 2006
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