Shrek e vissero felici e contenti
L'orco verde più simpatico di tutti i tempi ritorno sul grande schermo ma per l'ultima volta
Noi vi segnaliamo...
SHREK E VISSERO FELICI E CONTENTI
di Mike Mitchell
Shrek è diventato ormai un padre di famiglia con una vita tranquilla nel regno di "Molto molto lontano". Tuttavia, la nostalgia per i giorni in cui viveva come un "vero orco" inizia a farsi sentire. Poi, un giorno, l'incontro con l'ingannatore nano Tremotino cambierà tutto. Shrek si troverà improvvisamente in una versione alternativa del suo mondo in cui gli orchi sono malvisti, Tremotino è il re e lui e Fiona non si sono mai incontrati. Sarà quindi suo compito riuscire a riportare tutto alla normalità, salvando nel frattempo la sua famiglia e i suoi amici...
Anno 2010
Tit. Orig. Shrek Forever After
Nazione USA
Produzione Dreamworks Animation, Dreamworks SKG, Pacific Data Images (PDI)
Distribuzione Universal Pictures International
Durata 93'
Regia Mike Mitchell
Tratto da libro illustrato "Shrek!" di William Steig (ed. Mondadori)
Sceneggiatura Josh Klausner, Darren Lemke
Genere Animazione
In collaborazione con Filmtrailer.com
La critica
"Fuori uno: termina con la classica formula del lieto fine fiabesco e con la quarta puntata la saga Dreamworks dell'orco verdolino. Shrek è una parola tedesca ma anche yiddish che significa terrore: ma venne accolto con vera cordialità nel 2001 il personaggio insolito di un orco bruttissimo, grasso, con orecchie a tromba, sudicione (non si lavava, emetteva rutti fragorosi e odori terribili, si rotolava volentieri nel fango); della principessa Fiona che considerandolo un Principe Azzurro diventa orchessa per amore; degli amici Ciuchino (somaro) e Gatto (con gli stivali).
La simpatia e familiarità con cui Shrek venne ricevuto dimostrava che i luoghi comuni della favola erano davvero logori, che era tempo di rinnovarli. Nove anni, tre film e un miliardo di spettatori dopo, la sorpresa e l'emozione non sono più quelle, la saga finisce. "Shrek. E vissero felici e contenti" risulta visivamente meno stimolante dei precedenti, intellettualmente più malinconico, anzi cupo. Dopo aver salvato Fiona nel primo episodio, essersi unito a lei nel secondo, aver assunto il ruolo di padre di famiglia nel terzo, Shrek, vittima del successo, è stufo. Ha tre figli piccoli (uno rutta, l'altro è maleodorante, il terzo vomita). È una celebrità locale inseguita dai turisti con richieste di autografi. Non spaventa più nessuno. È inquieto. Per lanciare l'ultima avventura firma un contratto faustiano con il perfido gnomo Tremontino (da Tremonti?), che diventa re del regno di Molto, Molto Lontano usando il potere di laide streghe, d'un pifferaio incantatore simile a quello di Hamelin, d'una malìa lanciata su Fiona.
Da quando Spielberg ebbe l'idea di terrorizzare il pubblico con "Lo squalo", l'estate è la stagione delle saghe, con l'incoraggiamento della crisi economico-finanziaria: "Twilight 3", "Toy Story 3", "Harry Pottger 6 e 7", "Millennium 3". Meno male che almeno "Shrek" finisce: buona fortuna, orco verdolino."
Lietta Tornabuoni, 'L'espresso'
Voci della versione originale: Mike Myers (Shrek), Cameron Diaz (principessa Fiona), Eddie Murphy (Ciuchino), Paul McCartney (Tremontino), Antonio Banderas (Gatto con gli stivali), Justin Timberlake (Artie), Julie Andrews (regina Lillian), Eric Idle (Merlino), Amy Poehler (Biancaneve), John Lithgow (lord Farquaad), Ian McShane (Capitan Uncino), Maya Rudolph (Raperonzolo), Amy Sedaris (Cenerentola), Larry King (Doris la sorellastra) - Anche nella versione italiana la voce del Gatto con gli stivali è di Antonio Banderas.