Sì a ddl Urega, così si sbloccano gli appalti
Dopo tante sedute consecutive rinviate per mancanza del numero legale, arriva l'approvazione dell'Ars
Con 40 voti a favore, 2 voti contrari e 11 astenuti l'Ars ha approvato il disegno di legge in tema di appalti pubblici, che modifica la composizione degli Urega.
Dopo diverse sedute consecutive rinviate per mancanza del numero legale, che avevano fatto "impantanare" l'Ars sull'esame del disegno di legge sulla modifica degli Urega, ieri l'aula ha superato lo scoglio: dopo l'ennesima richiesta di verifica avanzata dal Movimento 5 Stelle, alla comunicazione del presidente Giovanni Ardizzone "l'assemblea è in numero legale" è partito un applauso dai banchi dei grillini rivolto ai parlamentari presenti. L'esame del ddl è dunque ripreso.
"Con l'approvazione da parte dell'Ars della riforma dell'Urega proposta dal governo, si sblocca finalmente la situazione degli appalti in Sicilia", ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. "Con la legge approvata si moltiplica il numero delle commissioni di gara e si attribuisce all'Urega, non un ruolo di gestione degli appalti, ma quello di controllo degli stessi. Sono previsti incentivi per le commissioni che operano velocemente e penalizzazioni per quelle che agiscono in ritardo". "Il sistema Urega da stazione unica appaltante si era trasformato, negli anni, in commissione unica appaltante, prevedendo che presidenti delle commissioni di gara potessero essere solo i presidenti o i vicepresidenti. Diciotto persone in Sicilia che dovevano gestire tutti gli appalti della Regione siciliana e degli enti locali, con un sorteggio del presidente di gara che avveniva, di fatto, tra due dirigenti cioè il presidente o il vicepresidente".
"Con la nuova legge - continua il presidente - si aumenta la trasparenza, l'efficienza degli appalti e si potrà velocizzare tutto il sistema di aggiudicazione relativo al Patto per la Sicilia. Ogni componente di commissione, incluso il presidente, non potrà essere nominato per più di due gare contemporaneamente. Adesso è importantelo sblocco del Poc, già inviato a fine dicembre in Assemblea regionale".
"Il governo chiederà urgente trattazione perché, all'interno del Poc, sono contenute le risorse necessarie per intervenire in quei comuni che hanno subito alluvioni in questi giorni, per il reddito di inclusione per i poveri, per i disoccupati e - conclude Crocetta - per il servizio civile per i giovani".