Sì al disegno di legge su ''Disposizioni finanziarie urgenti''. All'Ars è passata la legge-omnibus
La legge è passata con 50 voti a favore, 3 contrari e 13 astenuti
E' arrivato al traguardo a Sala d'Ercole il disegno di legge su ''Disposizioni finanziarie urgenti'', un vero e proprio provvedimento ''omnibus'' che prevede una serie di interventi nel campo dell'occupazione, del pubblico impiego regionale, della sanità e del turismo.
Sono stati 50 i voti a favore, 3 i contrari e 13 gli astenuti. Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, ad apertura di seduta ha annunciato a nome del governo il ritiro degli emendamenti. La stessa decisione è stata presa dal capogruppo dei Ds Calogero Speziale, e per la maggioranza da Salvo Fleres (FI).
Ieri mattina sono stati approvati solo due emendamenti: l'assunzione a tempo indeterminato, mediante estensione della pianta organica delle Ausl, di oltre 700 medici dei servizi, attualmente impegnati con contratti a termine e quello sulla diga foranea di Gela.
Cuffaro ha chiesto di votare subito il provvedimento e riprendere ''l'esame delle norme ritirate'', tra le quali quelle sui nuovi posti negli uffici stampa degli assessorati regionali, dopo le elezioni del 15 e 16 maggio ''come parte di un nuovo testo legislativo''.
Il provvedimento ha avuto un iter tormentato, caratterizzato da rinvii e dallo stralcio dal testo, da parte del presidente dell'Ars Guido Lo Porto, di tutte le norme elettorali. Il ddl prevede otto milioni di euro per l'applicazione del contratto dei regionali senza qualifica dirigenziale, dei dipendenti degli enti collegati e dei precari in servizio per l'amministrazione (15 mila persone in tutto). Il contratto dei regionali era scaduto nel 2002 e bloccato dopo la firma, a dicembre, per mancanza di copertura economica. L'aumento dello stanziamento era stato richiesto dai sindacati e infine concordato con l'Aran e il governo regionale.
I dipendenti nei giorni scorsi erano entrati in stato di agitazione, l'istituzione della giornata a favore del bambino, i fondi per il reddito di inserimento ai precari di 38 Comuni. E ancora finanziamenti per un milione di euro al Rettorato per la celebrazione del secondo centenario dell'Università di Palermo; la possibilità agli ex dipendenti Italter e Sirap, impegnati con contratti a termine alla Regione, di assumere incarichi dirigenziali; la soppressione dell'obbligo del libretto di idoneità sanitaria per il personale che esercita la produzione, la manipolazione e la vendita di sostanze alimentari.
''Soddisfazione per il percorso di questa legge'' è stato espressa dal presidente della Regione, Salvatore Cuffaro. ''Mi aspettavo - ha però dichiarato - una maggiore sensibilità da parte dell'opposizione, che da sempre si dichiara attenta ai bisogni della collettività, ma poi non vota a favore al provvedimento''.
Hanno votato contro Rifondazione comunista e Comunisti italiani, mentre si sono astenute le componenti dell'Ulivo.
Un giudizio negativo è stato espresso da Egidio Ortisi, capogruppo della Margherita per l'Ulivo, per un ddl che ''attraverso le cose buone fa passare un cumulo di cose che non c'entrano tra di loro e sono anche contraddittorie''.
''La legge rappresenta una risposta importante per molte emergenze e per il personale regionale - dice Salvo Fleres (FI) - che da tempo attendeva il rinnovo del contratto di lavoro''.
La seduta è stata rinviata dal presidente dell'Ars Guido Lo Porto al pomeriggio del 18 maggio. Per la stessa mattina è stata convocata la conferenza dei capigruppo.
(Nella foto: ''Omnibus'' di Honoré Daumier)