Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Sì al Trattato di Lisbona ma con la ''riserva'' leghista

Calderoli: ''Richiederemo una una consultazione popolare per non perdere la sovranità''

31 maggio 2008

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri, 30 maggio, a Palazzo Chigi, ha approvato, su proposta del ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, un disegno di legge per la ratifica del Trattato di Lisbona che modifica il Trattato dell'Unione europea (1992) ed il Trattato istitutivo della comunità europea (1957).
Col Trattato di Lisbona, l'Unione allargata si dota degli strumenti necessari per essere maggiormente efficiente al proprio interno ed efficace all'esterno; l'ampliamento dei settori in cui si vota a maggioranza, l'attribuzione di una personalità giuridica unica all'Unione, il superamento dei cosiddetti "pilastri", il graduale snellimento della Commissione e l'istituzione del Presidente del Consiglio europeo e dell'Alto Rappresentante permetteranno di migliorare il funzionamento delle istituzioni e di rendere l'Unione ancora più coesa. Anche il conferimento di valore giuridico alla carta dei diritti fondamentali ed i numerosi progressi realizzati in favore dei suoi cittadini, nonché l'accento posto sui sistemi di controllo democratico a livello europeo e nazionale caratterizzeranno ancora di più l'Unione, che cessa definitivamente di chiamarsi "Comunità", come grande spazio democratico e comune di diritti.

Il Trattato di Lisbona sostituisce il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, firmato a Roma nel 2004, ma mai entrato in vigore in quanto non ratificato da alcuni Paesi membri; rispetto a questo le nuove disposizioni superano ogni dubbio circa la natura non costituzionale e riaffermano la natura dell'Unione europea quale modello originale di collaborazione fra Stati e popoli, dai quali deriva i propri poteri senza pregiudicare il ruolo dei Parlamenti nazionali.
Il disegno di legge verrà immediatamente presentato al Parlamento per la ratifica; l'entrata in vigore del Trattato, dopo la ratifica da parte di tutti gli Stati membri, consentirà l'assunzione di responsabilità nuove anche al fine di rafforzare il ruolo di un'Europa democratica impegnata su scala mondiale nella promozione dei suoi valori.

Nonostante la decisione del Cdm di varare il ddl di ratifica del Trattato, la Lega ha puntato i piedi richiedendo un referendum. Il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, ha spiegato che il Carroccio ha accettato con riserva il provvedimento. Ha detto l'esponente leghista: "Il mio è stato un sì con riserva al ddl che recepisce il trattato di Lisbona. Le riserve sono rispetto alla perdità di sovranità. Pensiamo a un consultazione popolare che non si può evitare". Il Carroccio pensa infatti ad una legge costituzionale "ad hoc" che consenta al popolo italiano di esprimersi attraverso un referendum.
Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha quindi annunciato: "Ci misureremo con la Lega quando vedremo che cosa propone".

L'opposizione è insorta. "Il referendum che propone Calderoli è una follia. Dall'Europa non si torna indietro e anzi dobbiamo essere propositivi e migliorativi per costruire e consolidare il processo aggregativo", ha affermato Maria Paola Merloni, ministro per le Politiche comunitarie del governo ombra del PD. "E' grave - ha aggiunto Merloni - che ad un appuntamento così importante per il Paese la maggioranza si presenti con le riserve e le distinzioni di uno dei suoi 'azionisti' principali".
Felice Belisario, capogruppo dell'Idv al Senato, ha voluto ricordare che "Berlusconi fa della Lega il fiore all'occhiello della sua coalizione. La Lega è notoriamente antieuropeista, noi invece siamo uno degli elementi portanti dell'Europa. La contraddizione è tutta nella destra non nel centrosinistra".
Per Francesco Pionati, portavoce nazionale dell'Udc, "i distinguo antieuropeisti della Lega sono sempre più incomprensibili. Serio e responsabile che il governo, nonostante il Carroccio, abbia ratificato il trattato di Lisbona: restiamo agganciati al treno europeo, evitando i rischi di un pericoloso isolamento. La logica referendaria e antieuropeista della Lega va sconfitta dentro e fuori la maggioranza di governo".

La richiesta referendaria della Lega "potrebbe causare ritardi - ha riferito ad Aki-Adnkronos International, Pia Ahrenkilde Hansen, portavoce del presidente dell'esecutivo Ue Josè Manuel Barroso -. La Commissione europea spera che tutti gli Stati membri facciano il possibile affinché il trattato entri in vigore il primo gennaio 2009". "Tuttavia - ha precisato - spetta agli Stati membri decidere le modalità di ratifica del trattato. Su questo, non abbiamo nessuna voce in capitolo".

[Informazioni tratte da Adnkronos.com e Aise.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

31 maggio 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia