Sì alla spending review siciliana
Approvato, per via amministrativa, il documento che prevede tagli del 20% alle spese
Il governo di Raffaele Lombardo ha approvato la spending review per via amministrativa. Il documento, elaborato dall'assessore all'Economia Gaetano Armao, prevede tagli del 20% alle spese di acquisto di beni e servizi, riduzione dei costi degli affitti, stretta su auto blu, sforbiciata a benefit per dipendenti e dirigenti degli enti regionali inclusi telefonini e tablet, cura dimagrante per gli uffici di gabinetto.
I tagli della spending review potrebbero portare a risparmi per 150-200 milioni all'anno dal 2013, ma già per quest'anno, secondo Armao, potrebbero determinare minori spese per una cinquantina di milioni. Previsto anche un maggiore ricorso ai pagamenti elettronici e il blocco del turn over nelle assunzioni.
"La delibera della giunta di governo di questa sera sulla revisione della spesa consolida il percorso di risanamento intrapreso dal governo regionale, che ha ridotto la spesa al di sotto del 2001. I provvedimenti adottati consentono di corrispondere agli impegni assunti col presidente Monti e danno forza alle giuste rivendicazioni della Sicilia di alleggerire il Patto di stabilità per rispondere alle esigenze di imprese, enti locali e lavoratori", ha detto Armao alla fine dei lavori della giunta.
Il documento, in tema di appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi di importo pari o inferiore a centomila euro, prevede che l'Amministrazione regionale si avvarrà della piattaforma del mercato elettronico (Sae) della Regione siciliana, cioè dell'analoga piattaforma Consip, come previsto dalla convenzione stipulata con la Camera di commercio di Palermo; le amministrazioni centrali e periferiche della Regione assicureranno per il triennio 2013-2015 una riduzione delle spese di acquisto di beni e servizi in misura non inferiore al 20 per cento degli impegni sostenuti nel 2011. La stessa disposizione si applicherà agli Enti regionali.
Quanto alle "Locazioni passive" per i contratti di tutti gli immobili ad uso istituzionale, si procederà, previa rinegoziazione concordata tra le parti, alla riduzione dei canoni di locazione del 20 per cento di quanto attualmente corrisposto.
Per i sistemi di pagamento elettronici (Telefonia mobile e posta elettronica), l'amministrazione adotterà iniziative perché siano utilizzate le carte elettroniche istituzionali, con l'obiettivo di favorire efficienza nei pagamenti e nei rimborsi ai cittadini e agli utenti; di razionalizzare e ridurre le comunicazioni cartacee verso gli utenti, legate all'espletamento dell'attività istituzionale, con conseguente riduzione entro il 2013 delle relative spese di circa il 50 per cento delle spese sostenute nel 2011. Le spese di telefonia mobile e fissa saranno ridotte attraverso una razionalizzazione dei contratti esistenti ed una diminuzione del numero degli apparati telefonici, assicurando esclusivamente una sola utenza di servizio di telefonia mobile. Stesso impegno toccherà la revisione delle utenze elettriche.
Riguardo, invece, la riorganizzazione della Regione e del settore pubblico, nel 2012 l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica ridurrà del cinque per cento la dotazione organica e del 25 per cento la dirigenza; ed entro il 31 dicembre 2012, avvierà i processi di mobilità volontaria in uscita. Quanto al bilancio di previsione 2013/2015, sarà formato sulla base del principio fondamentale di equilibrio economico, patrimoniale e finanziario.
Sforbiciata alle partecipate - Nuova sforbiciata in arrivo per le società controllate dalla Regione siciliana. Secondo l'ufficio legale di Palazzo d'Orleans l'art.4 della legge nazionale 95 del 6 luglio (cosiddetta spending review) è direttamente applicabile in Sicilia, per cui la Regione deve procedere alla vendita o alla liquidazione delle società che non hanno finalità generalista, a eccezione delle società finanziarie, come per esempio l'Irfis.
"Abbiamo già avviato il monitoraggio delle società da dismettere o liquidare sulla base della normativa nazionale - dice l'assessore Armao - entro il 30 settembre avremo il quadro chiaro".
Se entro il 30 aprile del prossimo anno non si procederà alla vendita delle società, la norma ne prevede la liquidazione. "Porteremo a compimento tutti gli adempimenti necessari - aggiunge Armao - in modo tale che il prossimo governo sarà nelle condizioni di completare il piano".
- Il bluff della spending review di Emanuele Lauria
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]