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Si apre uno spiraglio per la liberazione di Bruno Contrada

Chiesto l'annullamento dell'ordinanza che ha respinto il differimento di pena per l'ex dirigente del Sisde

05 giugno 2009

La Procura della Cassazione apre uno spiraglio per Bruno Contrada, l'ex dirigente del Sisde che sta scontando ai domiciliari, a Palermo, la condanna a 10 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
In particolare, la pubblica accusa di piazza Cavour, ritenendo che non sia motivata la "pericolosità sociale" del poliziotto, chiede ai giudici della prima sezione penale di sottoporre a nuovo esame la vicenda. Questo perché, lo scorso 24 gennaio, il Tribunale di sorveglianza di Palermo aveva respinto la richiesta della difesa di Contrada di differimento della pena, confermando la misura della detenzione domiciliare. Secondo il difensore dell'ex dirigente del Sisde la Cassazione dovrebbe accogliere il ricorso in quanto Contrada "è un quasi 80enne, affetto da una innumerevole serie di malattie che rendono il suo stato di salute calzante con quello indicato nella norma per potersi configurare le condizioni stabilite dalla legge per la concessione del differimento della pena". Si attende a breve la decisione [Adnkronos]

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05 giugno 2009
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