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Si è aperto oggi il processo per la scomparsa di Denise Pipitone

Imputata per concorso in sequestro aggravato di minore la sorellastra della piccola, Jessica Pulizzi

16 marzo 2010

Si è aperto questa mattina, davanti al Tribunale di Marsala (Trapani), il processo per la scomparsa di Denise Pipitone (nella foto), la bambina di cui si sono perse le tracce il primo settembre di sei anni fa.
L'imputata, la sorellastra Jessica Pulizzi, 22 anni, non era presente perché, ha detto i difensori, è malata. L'accusa è di concorso in sequestro di minore, con l'aggravante applicata quando la vittima ha meno di 14 anni. Alla sbarra anche l'ex fidanzato, l'italo tunisino Gaspare Ghaleb, accusato di false dichiarazioni al pm, anche lui assente stamane.
Al processo si sono costituiti parte civile Piera Maggio e Tony Pipitone, genitori di Denise, e Piero Pulizzi, il padre naturale della piccola rapita e dell'imputata. Quest'ultimo ha spiegato la sua decisione "sofferta", sottolineando di non volersi costituire "contro mia figlia, ma per conoscere la verità".
Anche la madre di Jessica Pulizzi, Anna Corona, risulta indagata per lo stesso reato, ma in un altro troncone di indagine aperto in seguito alle sollecitazioni del difensore di Piera Maggio, l'avvocato Giacomo Frazzitta. Il Gip di Marsala, Caterina Greco, ha infatti incaricato i carabinieri del Ris di eseguire un "accertamento unico irrepetibile" in un casolare di Villagrazia di Carini (Palermo) nella disponibilità di Anna Corona, che potrebbe essere stato utilizzato come prigione per tenere segregata la bimba.

Questa prima udienza è stata caratterizzata da una serie di schermaglie procedurali, a cominciare dall'istanza presentata dai legali della difesa, che hanno chiesto che la loro assistita venga giudicata dal tribunale dei minori perché, al momento del rapimento avvenuto a Mazara del Vallo l'1 settembre del 2004, aveva solo 17 anni. Una richiesta già avanzata nel corso dell'udienza preliminare ma respinta dal Gup.
La difesa si è opposta anche alla costituzione di parte civile del padre naturale di Denise, Piero Pulizzi, che è anche il genitore dell'imputata.
Il tribunale ha rinviato ogni decisione alla prossima udienza, il 25 maggio. Stamattina, inoltre, i giudici hanno detto sì alle telecamere in aula ma solo per i cinque minuti iniziali di ogni udienza. Ad opporsi alle tv in aula, all'inizio della prima udienza, era stata la difesa di Jessica Pulizzi. I giudici hanno così accolto in parte la richiesta dei legali della giovane.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, ANSA, La Siciliaweb.it]

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16 marzo 2010
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