Si è insediato ieri il nuovo procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo

Si è insediato ieri il nuovo procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo. Nel Tribunale del capoluogo siciliano si è svolta la cerimonia con la quale il magistrato è stato formalmente ''immesso nelle funzioni'' di procuratore.
Tra i primi punti che il neo procuratore ha spiegato di volere affrontare ci sono la nuova organizzazione interna della Procura e quella dei pm della Dda: ''La Dda - ha spiegato Messineo - deve essere il prima possibile approntata. Vi sono scadenze di alcuni pm e una normativa da applicare. Rinuncerò alle ferie per dedicarmi anche al nuovo assetto della Procura, necessario in seguito al nuovo ordinamento che va applicato''.
''Mi rendo conto - ha aggiunto Messineo - che chiunque diriga questo ufficio debba avere una buona dose d'incoscienza; sono ottimista e penso che faremo bene il nostro lavoro. La priorità resta sempre la lotta alla mafia, perché la Sicilia non può ancora subire questa piaga ed essere umiliata; questa faccenda della mafia può essere chiusa, ma non so ancora quando''.

Il nuovo procuratore di Palermo, che ricordiamo ha preso il posto del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, ha ricordato i magistrati Salvatore Salvago e Francesca Morvillo, entrambi uditori con lui quando entrò in magistratura e ad accoglierli fu Giovanni Bosco Puglisi che ieri ha presieduto l'insediamento. ''Dopo trent'anni - ha concluso - torno in un ufficio oneroso e complesso''.
Alla domanda se abbia trovato tensioni a Palazzo di giustizia, dato che Giuseppe Pignatone e Guido Lo Forte, entrambi aggiunti a Palermo, erano in corsa per il posto di procuratore, Messineo ha detto: ''Tensioni non ce ne sono, ma comunque fanno parte del nostro lavoro e servono a progredire. Sono abituato che con il buon senso si risolve tutto''.

Fonte: La Sicilia