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Sì, il panorama politico siciliano è decisamente cambiato

La Sicilia ancora laboratorio politico: i movimenti battono i partiti

25 giugno 2013

Gli apparti di partito si sgretolano di fronte all'avanzata dei movimenti. A sorpresa, i 5stelle e i No ponte vincono i ballottaggi a Ragusa e Messina, modificando di colpo la geografia politica dell'isola, a conferma di quell'appellativo di laboratorio attribuito alla regione a ogni tornata elettorale.
Crollano di botto i vecchi schemi e vacillano gli imperi elettorali di alcuni ras politici, come quello del deputato Pd, Francantonio Genovese: l'armatore, recordman italiano di voti alle ultime primarie e big sponsor di Felice Calabrò, si deve arrendere alla sinistra estrema e ai militanti del No ponte che conquistano il comune di Messina.
Così il centrosinistra, che sognava l'en plein dopo la vittoria al primo turno a Catania con Enzo Bianco, deve accontentarsi di Siracusa.

L'affluenza è stata del 46,19%, con 21,72 punti in meno rispetto al primo turno, quando votò il 67,9% degli elettori. Il risultato per i partiti è desolante. Dopo il centrodestra, sconfitto al primo turno quasi ovunque, anche per il centrosinistra è tempo di riflessioni.
Le alleanze ai ballottaggi con i rivali del Pdl non premiano la scelta, anzi. Succede, per esempio a Ragusa. Qui ha vinto il Movimento 5 stelle e Grillo conquista così il suo primo comune siciliano, dopo il flop del Movimento al primo turno negli altri capoluoghi di provincia. Federico Piccitto diventa sindaco col 69%, più del doppio dei voti di Giovanni Cosentini, già vice sindaco ed ex cuffariano, sostenuto da Pd, Udc e dall'ex sindaco Nello Dipasquale, che dopo aver voltato le spalle al Pdl, è transitato, col suo movimento 'Territorio , nel Megafono, la creatura politica del governatore siciliano Rosario Crocetta. Piccitto vince e stravince. Il neo sindaco conquista anche il premio di maggioranza, ottenendo 20 dei 30  seggi in consiglio comunale.

Altrettanto sorprendente il risultato a Messina. Felice Calabrò, che al primo turno non ce l'aveva fatta per soli 59 voti (aveva raggiunto il 49,94%), è stato battuto da Accorinti (52,6%), che vince per quasi 3.500 voti ma senza avere la maggioranza in consiglio comunale. Accorinti, 59 anni, è insegnante di educazione fisica e tecnico della Federazione italiana di atletica leggera; è tra i fondatori del movimento 'No al Ponte' sullo Stretto e il 25 giugno 2002 si arrampicò sul pilone di Torre Faro: per un giorno e una notte espose a circa 220 metri di altezza due striscioni contro il progetto di costruzione. Pacifista convinto, negli anni '70 è a Berlino per manifestare contro il Muro, nel 1979 partecipa alla carovana per il disarmo Bruxelles-Varsavia, nel 1982 a Comiso manifesta contro l'installazione della base Nato.

Dei tre capoluoghi al voto, solo Siracusa è andata al centrosinistra. Il "renziano" Giancarlo Garozzo ha vinto il ballottaggio col 53,3% su Ezechia Paolo Reale (46,7%), appoggiato da liste civiche e dai "ribelli" del Pdl, capeggiati dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo, che al primo turno era riuscito a sconfiggere il candidato ufficiale del suo partito.

La soddisfazione dei deputati Ars M5S: "Vedrete cos'è l'amministrazione a 5 Stelle" - "Il lavoro per noi comincia adesso. Sarà un banco di prova duro, ma entusiasmante, visto che potremo operare non più da opposizione e con la grande opportunità di dimostrare a tutti cosa è un'amministrazione a 5 Stelle" ha detto il portavoce M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri.
Salvatore Siragusa: "Ragusa è la prima città a 5 Stelle della Sicilia, la prima di una lunga serie. Questa è la dimostrazione che quando il voto è libero le liste pulite vanno avanti".
Sergio Tancredi: "Quando le persone di buon senso si riuniscono all'insegna di un ideale succede pure che Davide possa battere Golia".
Giorgio Ciaccio: "Dai rifiuti all'acqua, ora possiamo tradurre i progetti in fatti e dimostrare la differenza tra chi agisce per interessi personali e chi si muove in nome della collettività".
Vanessa Ferreri: "La gente ha avuto fiducia in Federico e lo ha dimostrato in maniere tangibile. Ora cominceremo a lavorare, partendo dal versante acqua e dalla verifica dei conti del Comune".

"Sel ha quasi perso la faccia sul caso del neosindaco di Messina Accorinti" - "Con la vittoria a Messina di Renato Accorinti, Sinistra ecologia e libertà ha quasi perso la faccia". Lo dice l’esponente di Sel Luca Lecardane, commentando la vittoria del neosindaco della città dello Stretto. "Nessuno ha il coraggio di dirlo - continua Lecardane - ma a volere l’appoggio a Felice Calabrò, figlio di una stramba vicinanza tra Pd, Pdl e il Megafono, è stato il coordinamento provinciale di Sel. A dissentire è stato coraggiosamente solo il circolo Messina città Matteo Cucinotta, guidato da Sofia Martino (prima dei non eletti alla Camera dei Deputati nelle liste di Sel alle ultime elezioni nazionali, per favorire l’attuale presidente della Camera Laura Boldrini) ha salvato la coerenza del partito. Troppi silenzi hanno circondato quel circolo. Quelli considerati dissidenti hanno dimostrato di essere più in sintonia con gli ideali dei messinesi e con le loro aspirazioni rispetto a chi dovrebbe rappresentare Sel e la vera sinistra. Concludo con una frase letta su un cartellone durante i festeggiamenti per il neosindaco: "Non sapevano che era impossibile quindi l’hanno fatto".

Chi è Federico Piccitto - Il secondo sindaco a Cinque Stelle di un capoluogo di provincia dopo Federico Pizzarotti. Stesso nome di battesimo del collega eletto a Parma, Federico Piccitto ha 37 anni. Anche lui ingegnere elettronico, Piccitto spiega sul suo sito di essere esperto di progettazione di microchip. Niente complotto però, il neosindaco di Ragusa ha lavorato come dipendente di multinazionali del settore. La sua militanza nei Cinque Stelle non è di lunga data: è solo nel giugno 2012 che fonda il Movimento 5 Stelle Ragusa e la sua iscrizione al Meet Up siciliano risale proprio a quel periodo. Un outsider, insomma, che però ha lavorato bene. Educazione cattolica (ha studiato dai salesiani di Ragusa), ama suonare il piano e giocare a pallacanestro. Un bravo ragazzo che Grillo ha sostenuto parecchio sia con i suoi comizi in Sicilia, sia dal blog. E se il suo profilo ricorda molto da vicino quello di Pizzarotti (il sindaco di Parma gli ha fatto le congratulazioni via Twitter), il suo nome è gradito anche a Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei 5 stelle all'Assemblea regionale Siciliana e portavoce del Movimento in Sicilia, che lo cita addirittura come un esempio da seguire per i Cinque Stelle: "Dobbiamo imparare a scegliere bene i candidati. L'elezione di Federico Piccitto a Ragusa è la prova di una scelta azzeccata".
Come dire, non necessariamente è la rete il modo migliore per selezionare le persone.

Chi è Renato Accorinti - "Oggi è l'ultima volta che indosso la maglietta 'No Ponte', simbolo di una battaglia vinta. Adesso comincia una nuova storia: quartiere per quartiere lavoreremo per gli ultimi e i bambini. Si tratta di una svolta epocale sul piano culturale. Diritti e non favori sarà la parola d'ordine nel governo della città, con una squadra di altissimo profilo per cambiare Messina dal basso insieme con tutta la cittadinanza". Sono queste le prime parole del neo sindaco di Messina Renato Accorinti che ha aggiunto: "Qui non ci sono un sindaco e otto assessori ma una città che vuole cambiare in profondità. Ci ho sempre creduto anche se sembrava una sfida impari. Ci hanno attaccato e umiliato ma abbiamo vinto a mani nude contro una portaerei. Il primo passo verso il cambiamento sarà abbattere ogni muro che separa, a Palazzo Zanca, i cittadini dagli amministratori".
Professore di educazione fisica, uomo senza telefonino e allergico alle regole, Accorinti nel giro di sei mesi ha messo su il suo movimento "Cambiamo Messina dal basso", che al primo turno ha ottenuto un lusinghiero 8,2 per cento.
Il 25 giugno 2002, il "sognatore di cose concrete" si arrampicò sul pilone di Torre Faro: per un giorno e una notte espose a circa 220 metri di altezza due striscioni contro il progetto della costruzione del Ponte sullo Stretto. Pacifista convinto, negli anni '70 è stato a Berlino per manifestare contro il Muro. Nel 1979 partecipa alla carovana per il Disarmo Bruxelles-Varsavia, manifestando, nelle città europee maggiormente militarizzate. Dopo aver incontrato Poetto Pinna a Perugia, nel 1979 fonda, insieme a altri attivisti, il Movimento Nonviolento messinese, e nel 1981, promuove una campagna informativa in favore dei 5 referendum radicali. Nel 1982, a Comiso, manifesta contro l'installazione della base Nato. Nel '91 era stato rinviato a giudizio perché durante lo svolgimento di una manifestazione contro l'intervento italiano nella Guerra del Golfo consigliava ai militari di disertare nel caso fossero inviati a combattere nel Golfo. Nel '92, a Messina, in un Tribunale colmo di studenti e concittadini solidali, la sentenza lo assolve: il fatto sussiste ma non costituisce reato.

Chi è Giancarlo Garozzo - "Sento il peso di quello che ora dovremo andare fare", ha detto a caldo Giancarlo Garozzo, nuovo sindaco di Siracusa. "Avverto anche grande entusiasmo. Partiremo dagli ultimi, dalle fasce disagiate. Altra priorità, il porto turistico. Dobbiamo sbloccare in fretta i lavori. Abbiamo una maggioranza ampia in consiglio ma cercheremo comunque la collaborazione di tutti. Mi spiace per la bassa affluenza. Significa che dovremo riconquistare con i fatti la fiducia dei siracusani".
Trentasei anni, sposato e appassionato di sport, Garozzo - professione consulente del lavoro - è stato capogruppo del Pd in Consiglio comunale. Ha vinto le primarie del centrosinistra su Alessio Lo Giudice che, dopo un'attenta opera di pacificazione, figura adesso nella squadra degli assessori designati insieme a Paolo Giansiracusa, Santi Pane, Francesco Italia, Silvana Gambuzza e Liddo Schiavo. Lo hanno sostenuto Pd, Rinnoviamo Siracusa, Megafono e Lista Garozzo.

[Informazioni tratte da Italpress, ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, Repubblica/Palermo, GdS.it]

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25 giugno 2013
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