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Si inaugura domani, giovedì 27 aprile la riapertura della Biblioteca Comunale ''Vincenzo Bellini''

26 aprile 2006

La Biblioteca comunale ''Vincenzo Bellini'' diventa mediateca e avrà da oggi una doppia sede. Giovedì 27 aprile alle ore 18, debitamente restaurati e attrezzati, verranno infatti riaperti, dopo sette anni, i locali di via Sangiuliano, assegnati all'istituzione fin dalla fondazione. Al tempo stesso continuerà ad essere operativa la sede di via Passo Gravina, attiva dal 2002.
All'inaugurazione della rinnovata struttura presenzieranno il sindaco Umberto Scapagnini e l'Assessore alla Cultura e alle Politiche scolastiche Giuseppe Maimone. A fare gli onori di casa la direttrice Ferrara.

La Biblioteca ''Bellini'' vanta una storia quasi secolare. Nata qualche anno prima della Prima Guerra Mondiale, su iniziativa di un gruppo di intellettuali tra cui Giuseppe Lombardo Radice che ne fu il Presidente, fu chiamata ''popolare'' e subito ospitata, s'è detto, nella sede comunale di via di Sangiuliano. Cominciò la sua attività con diffusione e prestito a domicilio di opere di narrativa, divulgazione tecnica, scientifica e letteraria. Successivamente il governo del regime la trasformò in un ''centro fascista di studi siciliani''. Dopo il secondo conflitto mondiale i locali furono occupati da varie associazioni ed i pochi volumi rimasti furono dispersi o posti in magazzino.
Nel 1950 l'Amministrazione Comunale, e specificatamente il Sindaco Giovanni Perni, affidò al Sovrintendente bibliografico ministeriale dott. Cavati e al prof. Nino Nicolosi, nella qualità di Direttore, l'incarico di ricostituire questa importante istituzione comunale. Fu così che nel 1950 la biblioteca, trasferita nel chiosco cinese della Villa Bellini, inizia la sua impresa. Nel 1968 viene trasferita in un'ala del Convento di Sangiuliano sito tra via Manzoni e via di Sangiuliano.

Nel 1990, a seguito dei danni conseguenti al terremoto, la biblioteca subisce un inarrestabile degrado che decreta fra l'altro la parziale inagibilità dei locali con la conseguente riduzione degli spazi. Nel 1999 viene definitivamente chiusa per completa inagibilità.
Nel 2000 l'Amministrazione municipale assegna quale nuova sede l'ex istituto Olivetti di via Passo Gravina. In tempi brevi si procede alla ristrutturazione dei locali e ad acquistare più funzionali arredi. Nel settembre del 2002 viene riaperta al pubblico la nuova sede e reso fruibile a tutt'oggi la maggior parte del patrimonio librario.
Contemporaneamente viene redatto uno specifico progetto di restauro per un completo e funzionale utilizzo della sede storica; che viene finanziato con i Rientri Urban per un importo complessivo di € 547.680,68 e ultimato nel corso dell'anno 2004. Conseguentemente la Responsabile del Sistema Bibliotecario Centrale ha presentato all'Amministrazione una proposta di progetto relativamente all'utilizzo della sede ristrutturata, prevedendo nuovi e più moderni servizi da offrire alla città. Il progetto viene approvato e finanziato sempre con i Rientri Finanziari Urban 1 per un importo pari a € 309.456,00.

La sede storica, che oggi viene riaperta al pubblico profondamente rinnovata, include diverse sezioni:
- sezione multimediale (comprendente 13 postazioni di cui una per non vedenti ed ipovedenti);
- sezione musicale (con una dotazione di circa 2500 cd musicali);
- auditorium con video conferenza;
- cineteca (con una dotazione di circa 500 film);
- sezione emeroteca (con una dotazione di n. 30 abbonamenti a quotidiani e periodici);
- sezione locale (con un patrimonio di circa 5.000 volumi);
- consultazione del quotidiano ''La Sicilia'' dagli anni '50 ad oggi.

La Biblioteca ''V. Bellini'' da oggi sarà quindi operativa su due sedi. I servizi bibliotecari tradizionali saranno assicurati nella sede di via Passo Gravina, dove sarà possibile la consultazione a scaffale aperto, il prestito, le visite guidate e le attività culturali connesse. Al contempo, con la riapertura della sede storica sarà offerto alla città un nuovo luogo di fruizione e produzione culturale attraverso l’utilizzo di differenti ''media'', (audiovisivi, nuove tecnologie tra cui l'accesso ad internet, con possibilità di teleconferenze).
''Un'occasione in più - sottolinea l'assessore Maimone - per leggere un libro, una rivista, un cd rom, per ascoltare musica, vedere film e navigare in internet. Ma soprattutto un'opportunità d'aggregazione e formazione, un punto d'elaborazione e produzione di prodotti culturali e informativi innovativi''.

INFO
Assessorato alla Cultura del Comune di Catania
Tel 095 7150405

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26 aprile 2006
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