Si riaccendono i riflettori sulla Fiat di Termini
Il ministero dello Sviluppo ha convocato per l'11 giugno la Fiat, la Regione siciliana, Confindustria e i sindacati dei metalmeccanici
Dopo un periodo di assoluto silenzio si riaccendono i riflettori sulla sorte dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Il ministero dello Sviluppo Economico ha convocato Fiat, Regione siciliana, Confindustria e sindacati dei metalmeccanici per fare il punto sulle prospettive dello stabilimento siciliano che il Lingotto ha deciso di chiudere a fine 2011 e per il quale l'advisor Invitalia sta esaminando alcune proposte di acquisizione. La riunione è in programma l'11 giugno alle 10.
"Dalla convocazione si evince che l'incontro ha la finalità di aggiornare le prospettive produttive ed occupazionali del sito termitano. Ancora una volta - ha detto il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Comella - l'ad della Fiat Sergio Marchionne ha ribadito un concetto più volte da lui enunciato 'sentiamo la responsabilita verso il Paese'. Chiediamo allora all'amministratore delegato di dimostrare al Paese questa responsabilità, visto che il nuovo piano industriale prevede investimenti e aumenti di produzione tali da potere continuare anche a Termini Imerese". "Inoltre - ha concluso Comella - rimaniamo convinti che fino a quando non ci saranno soluzioni e piani industriali che garentiscono e convincancano il Territorio la Uilm pretenderà dalla Fiat quella responsabilità che ha nei confronti dei siciliani".
[Informazioni tratte da Ansa, AGI]