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Si ritorna alle urne

Elezioni amministrative in tutta Italia, e in Sicilia si corre la corsa più importante, quella della presidenza della Regione

27 maggio 2006

In tutto saranno 14.935.436 gli elettori chiamati alle urne domani, 28 maggio, e lunedì 29 maggio. Stavolta gli italiani sono chiamati  per il rinnovo delle amministrazioni di otto province e di 1.269 comuni (di cui 127 superiori ai 15.000 abitanti e 1.142 inferiori) e della regione Sicilia. Roma, con 2.546.804 cittadini residenti è la città più grande in cui si vota per le comunali, seguita da Milano (1.256.211 residenti) Napoli (1.004.500) e Torino (865.263). Invece Briga Alta, nella provincia piemontese di Cuneo, con 62 persone residenti, è il comune meno abitato tra quelli chiamati a rinnovare l'amministrazione, insieme a Massello, un centro di 74 residenti, in provincia di Torino.
In tutto lo stivale saranno 12.455.412 i cittadini che voteranno per il rinnovo delle amministrazioni comunali, di cui 5.957.567 maschi e 6.497.845 femmine.
In Sicilia si svolgeranno invece le elezioni regionali, che, in base ai primi dati del Ministero dell'Interno interesseranno 2.205.462 elettori e 2.355.445 elettrici, per un totale provvisorio di 4.560.907 votanti. Il totale degli elettori (considerati una volta sola anche se chiamati a votare per comune e provincia) è, appunto, di quasi 15 milioni.

A poco più di due mesi dalle ultime elezioni politiche, dunque, l'Italia torna al voto, ed è in Sicilia che si corre la corsa più importante: quella per la poltrona della presidenza della Regione.
I 4.560.907 elettori siculi avranno la possibilità di uno dei tre i candidati alla presidenza: Rita Borsellino per l'Unione, l'uscente Salvatore Cuffaro per la Casa delle libertà, e Nello Musumeci per Alleanza siciliana.
Sono invece circa 900 i candidati delle liste nei nove collegi provinciali. Le sigle che sostengono Cuffaro vanno da cinque a sette, a seconda delle province. Quattro sono quelle della Borsellino e una la lista legata a Musumeci.
La scheda gialla che sarà consegnata agli elettori siciliani prevede la preferenza unica per i candidati delle liste, a loro volta collegate a quella del presidente. La legge elettorale, varata nell'ultima legislatura, ha confermato la possibilità del voto disgiunto: si può indicare una lista appartenente a una coalizione e votare per il presidente di una coalizione avversaria.
La legge, inoltre, fissa al 5% la soglia di sbarramento per i partiti e stabilisce la distribuzione dei resti su base provinciale. Per garantire stabilità, il candidato presidente che risulterà eletto potrà usufruire di un premio di maggioranza non superiore a otto deputati, presenti nel cosiddetto listino. Vincerà chi otterrà un voto in più dell'avversario, e non è previsto ballottaggio. Il candidato alla presidenza che arriverà secondo, otterrà un seggio all'Assemblea regionale, dove gli eletti saranno 90, compreso il governatore.

Nell'Isola si voterà nella sola giornata di domenica, dalla 8 alle 22, lo scrutinio comincerà l'indomani alle 8 e i primi dati saranno comunicati alle 15, vista la concomitanza con le elezioni amministrative fuori dalla Sicilia, che prevedono il voto anche il lunedì.
La prefettura di Palermo con una nota ha fatto sapere che il ministero dell'Interno, con la circolare n. 127 diffusa qualche giorno fa, ''per evitare che la conoscenza dei risultati delle elezioni regionali di domenica, il cui scrutinio avrà inizio alle 8 di lunedì, possa influenzare l'andamento delle votazioni amministrative ancora in corso nelle altre regioni d'Italia, ha comunicato la necessità che i risultati - compresi quelli relativi agli exit-poll - non vengano diffusi prima delle 15 di lunedì''. Solo a quell'ora, infatti, si concluderanno le operazioni di voto nelle altre regioni. Gli organi di informazione da giorni avevano ricevuto la notizia da parte dell'assessorato delle Autonomie locali della Regione Sicilia

COME SI VOTA IN SICILIA
Elezioni Regionali -
Si vota solo in Sicilia, l'elettore dispone di due voti:
a - per la scelta di una lista regionale, di cui è capolista il candidato alla presidenza della Regione, tracciando un segno sul nominativo o sul contrassegno
b - per la scelta di una lista del collegio provinciale, esprimendo una preferenza.
È ammesso quindi il voto disgiunto: si può votare una lista regionale e una provinciale non collegate fra loro. È ammesso esprimere una sola preferenza per uno dei candidati al consiglio regionale.

Elezioni Comunali - La scheda per le elezioni comunali in Comuni con più di 15 mila abitanti in Regioni a statuto ordinario è di colore azzurro. L'elettore può esprimere il proprio voto in quattro modi diversi.
a - tracciare un segno sul nome di uno solo dei candidati sindaco. Il voto è attribuito solo al suddetto candidato ma non alle liste che lo sostengono
b - tracciare il segno sul simbolo di una sola delle liste di candidati al consiglio comunale. Il voto è attribuito alla lista, ma anche al candidato sindaco sostenuto da quella lista
c - tracciare un segno sia sul nome del candidato sindaco, che sul simbolo di una sola delle liste che lo sostiene. Il voto è attribuito sia al candidato sindaco che alla lista prescelta
d - c'è la possibilità di voto disgiunto. Cioè: si può votare un solo candidato sindaco insieme alla lista di un altro candidato.
Gli elettori possono esprimere una sola preferenza per un candidato al consiglio comunale scrivendone il nome a destra della lista di appartenenza. Solo in caso di voto disgiunto deve tracciare un segno anche sulla lista di appartenenza.

Nei Comuni con meno di 15 mila abitanti in Regioni a statuto ordinario, la scheda è sempre azzurra e l'elettore può:
a - tracciare un segno sul nome di uno solo dei candidati sindaco
b - tracciare il segno sul simbolo di una sola delle liste di candidati al consiglio comunale
c - tracciare un segno sia sul nome del candidato sindaco, che sul simbolo della lista che lo sostiene.
In tutti e tre si casi il voto è attribuito sia al candidato sindaco che alla lista che lo sostiene. Quindi non è ammesso il voto disgiunto. Si può esprimere inoltre una sola preferenza, con le stesse modalità dei Comuni con più di 15 mila abitanti.

In quali comuni si vota in Sicilia
Agrigento:
Canicattì (*), Castrofilippo, Montevago, Porto Empedocle (*), Ribera, San Biagio Platani, Siculiana 
Catania: Ramacca (*) 
Messina: Antillo (*), Capo D'Orlando (*), Caronia, Falcone, Ficarra, Forza D'Agrò, Galati Mamertino (*), Patti, San Marco D'Alunzio, Sant'Angelo Di Brolo (*), Taormina (*), Torregrotta (*) 
Palermo: Bagheria, Campofelice Di Roccella 
Ragusa: Ragusa (*), Vittoria (*) 
Siracusa: Lentini (*), Noto (*), Pachino (*) 
Trapani: Campobello Di Mazara

I comuni riportati in grassetto hanno più di 15.000 abitanti.
Nei comuni contrassegnati da (*) si vota per motivi differenti dalla scadenza naturale del mandato.

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27 maggio 2006
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