Si va alla sperimentazione del "metodo Stamina"
Sì definitivo dal Senato al decreto legge sulle norme per le cure con le cellule staminali
Con 259 voti favorevoli, 2 contrari e 6 astenuti, il Senato ha approvato in via definitiva il decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (ddl n. 298-B), cioè la proroga della chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari e le norme per le cure con cellule staminali.
Il via libera al testo consentirà a chi è già in cura con il metodo Stamina di continuare la terapia. Prevista una sperimentazione di 18 mesi con fondi stanziati pari a 3 milioni di euro.
Davide Vannoni, fondatore di Stamina, commentando l'approvazione del decreto-legge Balduzzi, ha annunciato: "Siamo disponibili alla sperimentazione, ovviamente se viene mantenuto quello che è stato detto alla Camera, e cioè che Stamina potrà mettere i necessari paletti perché la metodica non venga cambiata". "Ci saranno tutta una serie di indicazioni e di valutazioni che raccoglieremo dal ministero della Salute e che proporremo noi nell'ottica di trovare un punto di accordo nel quadro della legge approvata", ha spiegato Vannoni all'Adnkronos Salute. "Nell'insieme, però, esprimo pienamente il mio rammarico perché il testo che è diventato legge, al contrario di quello che era stato votato all'unanimità dal Senato inizialmente, risponde più all'interesse della comunità scientifica italiana e della burocrazia e non assolutamente alle esigenze dei pazienti", ha concluso.
Per il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, "la legge rispetta la medicina da una parte e le famiglie dall'altra". Il ministro ringrazia "il lavoro straordinario della Commissione, in tempi molto celeri", e sottolinea che il "Parlamento ha dato, su questa vicenda complicatissima ed emotivamente coinvolgente, prova di rigore, serietà e compassione". La legge permetterà dunque di coniugare la necessità di far proseguire i trattamenti a coloro che li hanno iniziati e far partire "una sperimentazione, in tempi certi e finanziata, che darà la possibilità di verificare se il trattamento sia davvero efficace. Qualora lo fosse - ammette - si aprirà una nuova frontiera per la medicina".
Soddisfatto Paolo Fadda, sottosegretario alla Salute, che ha osservato: "Nonostante le tante provocazioni di Stamina, ora si può iniziare con la sperimentazione rispettando una legge approvata quasi all'unanimità dal Parlamento". "Né il governo né il Parlamento si sono fatti condizionare da pressioni di qualsiasi genere", ha poi aggiunto. "Ora - ha spiegato - sarà predisposto, per la massima trasparenza, un regolamento per la sperimentazione. Noi vigileremo con l'Osservatorio, ma ormai questa vicenda è un fatto scientifico, e questo era l'obiettivo". "Oggi è una pagina importante per il Parlamento - ha concluso - perché si è riusciti a migliorare il testo e non era facile visto il clima politico così difficile".
L'ex ministro della Salute, Renato Balduzzi, plaude all'ok definitivo al provvedimento che porta il suo nome: "Il decreto approvato al Senato - ha dichiarato - ha mantenuto lo spirito, con il quale è stato proposto, di attenzione ai pazienti e alle famiglie sui diversi piani".
E l'Agenzia italiana del farmaco non perde tempo. A quanto appreso dall'Adnkronos Salute, l'Aifa sta già avviando, insieme all'Istituto superiore di sanità, le attività di coordinamento per dare il via alla sperimentazione sulle terapie a base di cellule staminali secondo il metodo Stamina.
La sperimentazione avrà la durata di 18 mesi e partirà il primo luglio 2013. Allo scopo vengono stanziati 3 milioni di euro in due anni. L'iniziativa, promossa dal ministero della Salute avvalendosi di Aifa, Centro nazionale trapianti e coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità, avrà come pilastro la sicurezza dei pazienti nella preparazione delle linee cellulari. [Adnkronos Salute]