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Si vota il 6 e 7 maggio, anche a Palermo...

Il Pdl vuole Francesco Cascio come candidato e lui accetta. L'impreditore Dragotto invece, promette una Palermo come Barcellona...

24 febbraio 2012

La giunta regionale siciliana, riunita a Palazzo d'Orleans sotto la presidenza di Raffaele Lombardo, ha deciso la data per le prossime amministrative: il 6 e 7 maggio si voterà per il rinnovo degli organi amministrativi di 148 comuni, 16 circoscrizioni e 2 Province. L'eventuale ballottaggio è fissato per il 20 e 21 maggio.

Appena in tempo, quindi, la disponibilità a candidarsi per il Pdl a sindaco di Palermo del presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio. Disponibilità arrivata dopo il vertice in via Dell'Umiltà tra il segretario del Pdl Angelino Alfano, i coordinatori del partito in Sicilia e a Palermo, Giuseppe Castiglione, Francesco Scoma, Gianpiero Cannella e lo stesso Francesco Cascio.
Prima di ufficializzare la candidatuta di Cascio che ha accolto la proposta del suo partito, tuttavia, il Pdl aspetta di capire se ci sono margini per un accordo col Terzo polo e il Mpa in seguito ai segnali di "apertura" che arrivano dal loro candidato a sindaco Massimo Costa, presidente del Coni regionale e amico proprio di Francesco Cascio, che alcuni hanno definito come il big sponsor del giovane aspirante primo cittadino. Massimo Costa ha infatti detto: "La mia è una candidatura inclusiva, che punta a un progetto forte per Palermo ed è aperta al contributo di tutti". Anche del Pdl? "Ripeto, è aperta al contributo di tutti".
L'ostacolo all'eventuale accordo tra Pdl e Terzo polo-Mpa rimane l'ala più oltranzista rappresentata da alcuni dirigenti di Fli e dagli autonomisti di Raffaele Lombardo che in più occasioni hanno escluso intesa col partito di Alfano.

Addirittura, per il governatore Lombardo la rottura com il Pdl "è stata una fortuna" ed è "impossibile che ci ritroviamo insieme al Pdl accanto allo stesso sindaco". "Con il Pdl, almeno per quanto rigurda il comune di Palermo, grazie ad una iniziativa unilaterale dell'ex sindaco Cammarata abbiamo rotto il rapporto con la cacciata dei nostri assessori. E ribadisco che è stata una fortuna".
Raffaele Lombardo, parlando della mezza apertura di Costa anche verso i sostenitori del Pdl, ha chiosato: "Costa con delicatezza ha delimitato il perimetro dei suoi sostenitori anche se ha aperto le porte alla collaborazione di tutti i cittadini dal Pd al Pdl".
Sulla candidatura a sindaco del Pdl Francesco Cascio, Lombardo ha poi sottolinea: "credo che quella di Cascio sia una candidatura di alto livello pari al livello di presidente dell'Ars e dà vita ad una competizione tra candidati che hanno le carte in regola per inverstire la tendenza alla disamministrazione che c'è stata fino ad ora". Ma di un 'ticket' tra il presidente dell'Ars e il candidato del Terzo polo Massimo Costa non se ne deve parlare. "E' un'eventualità che non si può realizzare". Lombardo ne è convinto.
A chi ha fatto notare a Lombardo che Gianfranco Miccichè di Grande Sud apre verso il Pdl e che lo stesso Lombardo apre verso Miccichè, il presidente della Regione ha risposto: "Una apertura a catena...". Ribadendo comunque che un'alleanza tra il Terzo polo e il Pdl "è impossibile".

E c'è pure Tommaso Dragotto ...- Per rifare il look di Mondello, la zona balneare piena di ville che guardano verso la spiaggia più amata dai palermitani, è pronto a investire soldi suoi in un progetto di mega-pedonalizzazione studiato dal suo staff. Anche se, Tommaso Dragotto, 74 anni dei quali 46 vissuti da imprenditore di fama europea (la definizione è sua), presentandosi alla stampa, in stile 'one man show', ha precisato subito "di non essere un benefattore", tant'è che quando un suo collega imprenditore pochi giorni fa gli ha chiesto una mano per salvare la sua azienda di bricolage che sta per chiudere gli ha risposto: "Io voglio fare il sindaco, e basta".
Giacca all'inglese, elegantissimo con auricolare e microfono, il "re" dell'autonoleggio ha scelto uno degli hotel più lussuosi della città per il suo esordio ufficiale da candidato, "al di fuori di ogni partito". Ieri, in una saletta piena di collaboratori e dipendenti della sua azienda di autonoleggio - la società 'Sicily by car' di cui è amministratore delegato - Dragotto ha spiegato le ragioni della sua discesa in campo. Ed emulo di Berlusconi, il manager ha aperto il suo show con un video di dieci minuti proiettato in un maxischermo in un crescendo di musica pop con colonna sonora di Pulp Fiction a chiudere, in cui si vedevano giovani promoter in divisa blu d'ordinanza andare in giro per strade e locali 'in' di Palermo distribuendo pieghevoli e programma elettorale dell'imprenditore, il cui volto compare in decine di manifesti e in molti autobus, e che ha in mente di trasformare Palermo "come Valencia o Barcellona". Nessun contratto scritto ma "vi do la mia parola d'onore che si può fare", ha assicurato.
Anche lui come fece il Cavaliere punta tutto sulla sua esperienza imprenditoriale. "Mi sono chiesto: perché non mettere a disposizione della città la mia attività di manager europeo? E allora ho deciso di candidarmi".

Lui, conta di ottenere "almeno 50 mila voti" al primo turno e se sarà eletto rinuncerà all'indennità di sindaco devolvendo "l'emolumento alle associazioni che operano nel sociale". Per vincere si aspetta il voto "delle persone intelligenti" e almeno di una parte di "quel 40 per cento che non ne vuol sapere della politica che ha ridotto la città in un degrado disumano". Non scommette, invece, sul sostegno di Confindustria, la sua associazione di categoria: "C'è tanta invidia".
Come prima cosa, se sarà eletto, taglierà dell'80 per cento le auto blu, e per dare l'esempio "andrò in giro con la mia auto privata e il mio autista". Nel suo programma, col simbolo del movimento "Impresa Palermo", il manager prevede di trasformare via Libertà, la strada dello shopping, nella Rambla palermitana. Ma nei suoi piani c'è anche la riduzione degli assessori, la costruzione di nuovi cimiteri e "la creazione di 2mila posti di lavoro in due anni e mezzo". Tra tante certezze, Dragotto mostra un piccolo cruccio: porta il nome di Maurizio Zamparini, il patron del Palermo calcio che avrebbe dovuto sostenerlo. "Zamparini ha creato un movimento per la gente illudendo i palermitani; ha detto che vuole appoggiare un candidato non politico. Allora, chi appoggia? Io non ho dietro nessun partito".

[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, LiveSicilia.it, Lasiciliaweb.it]

- 'Sono Costa, risolvo problemi' (Guidasicilia.it, 23/02/12)

- Confronto a quattro fra i candidati delle primarie del centrosinistra (Guidasicilia.it, 22/02/12)

 

 

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24 febbraio 2012
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