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Sicilia: di modello in modello

Dopo la "schiarita" Crocetta prende degli impegni con il MoVimento 5 Stelle

26 aprile 2013

Parlavamo ieri del rasserenato clima che sembra essersi venuto a creare tra i Cinquestelle e il governo dopo il faccia a faccia tra il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e il capogruppo del Movimento all’Ars, Giancarlo Cancelleri. Ricordiamo che l’incontro, avvenuto a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza, è stato organizzato per un chiarimento, dopo la dura denuncia dei 15 parlamentari stellati che avevano accusato il governatore di aver causato la rottura dei rapporti col M5S, anche alla luce della scelta della commissione Bilancio dell'Ars di "cestinare" gli emendamenti alla finanziaria presentati dal M5S.
Durante il confronto Cancelleri ha illustrato al governatore le proposte del Movimento: reddito di dignità, microcredito e misure per incrementare le entrate della Regione. Proposte che Crocetta, a quanto affermato da Cancelleri, ha apprezzato.

Già la prossima settimana si capirà se questa sorta di tregua si trasformerà in collaborazione o in gelo totale. Il governatore avrebbe rassicurato il Movimento impegnandosi affinché alcune delle loro proposte siano inserite nella manovra finanziaria in discussione in commissione e che dovrà essere approvata entro il 30 aprile, data di scadenza dell'esercizio provvisorio (altrimenti sarà commissariamento).
La posta in palio è alta. Il Movimento avrebbe strappato a Crocetta l'impegno a di introdurre il reddito di cittadinanza nella manovra finanziaria almeno come principio generale. La misura, infatti, costa troppo in questo momento di crisi per le casse della Regione siciliana per poterla fin d'ora trasformarla in legge. In base ai calcoli del Movimento di Grillo servirebbero quasi 90 milioni di euro per dare il reddito di cittadinanza ad almeno 70 mila persone (disoccupati, inoccupati, precari, neo laureandi) e attivare un circuito di formazione direttamente collegato al mondo del lavoro, col coinvolgimento i comuni ed enti pubblici. E in questa fase, per il Movimento, ottenere il principio normativo di uno degli aspetti cardine del loro programma sarebbe già un buon risultato.
Più facile, invece, il percorso per il microcredito. Il governo, infatti, ha già inserito in finanziaria la norma che istituisce il fondo, al momento ci sono 500 mila euro, ma Crocetta si sarebbe impegnato ad aumentare il finanziamento con un emendamento.
I 15 deputati grillini hanno detto da tempo che verseranno al fondo la quota delle proprie indennità (circa il 70%) che al momento restituiscono con bonifico all'Assemblea regionale siciliana, che ha accantonato le somme in un conto corrente.

Sembra spianata la strada per altre due misure, col governo che informalmente si sarebbe impegnato a introdurre nella manovra. Si tratta degli emendamenti 5stelle che puntano ad un aumento delle entrate, disincentivare l'estrazione di idrocarburi e ridurre la commercializzazione dell'acqua in bottiglie di plastica. Sul fronte acque minerali, le concessioni finora hanno prodotto un attivo per la Regione di 900 mila euro, a fronte dei 2 milioni e mezzo previsti dagli emendamenti del Movimento, che introducono un aumento del canone relativo sia agli ettari utilizzati che all'acqua estratta, con sconti per chi imbottiglia in vetro o per chi pratica la politica del vuoto a rendere. Ma è sugli idrocarburi che si avrebbero i maggiori vantaggi dai correttivi alla finanziaria: l'emendamento prevede il raddoppio delle royalties dal 10 al 20 per cento e l'eliminazione della franchigia. Le entrare per la Sicilia passerebbero da 19 a 38 milioni di euro.

Dunque, tutto bene? Si può tornare a parlare di "Modello Sicilia" o, nell’eventualità, di "Modello Crocetta"? Chi lo sa. C’è però da sottolineare che alcune dichiarazioni, diciamo sprezzanti, di Crocetta, potrebbero essere interpretate in maniera equivoca. Infatti, in un’intervista a La Repubblica, Crocetta sembra sostenere che il "polverone" alzato dai 5 Stelle sarebbe stata la reazione ad una specie di timore che questi iniziano a provare nei suoi confronti. "Poverini, sono rimasti delusi dalla bocciatura di qualche emendamento [...] Il problema, secondo me, è che i grillini ora temono la mia concorrenza, un governo che funziona e che parla la loro lingua". "Il modello Sicilia non è basato né su inciuci né su alleanze predefinite. E M5S non è in giunta". "L’indennità - ha spiegato poi Crocetta - l’ho già ridotta del 30 per cento, guadagno meno di un parlamentare grillino in questo momento. Quanto al resto, recupererò alcune proposte di M5S, come l’aumento del canone di concessione per le sorgenti delle acque minerali in Sicilia. Così recuperiamo qualche risorsa. Il problema, secondo me, è che i grillini ora temono la mia concorrenza, un governo che funziona e che parla la loro lingua".
Come dire, sembra che Crocetta pensi di avere i cinquestelle in pugno e che il "Modello Sicilia" sia sempre di più un "Modello Crocetta".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

- E' fallito il "Modello Sicilia"? (Guidasicilia.it, 24/04/13)

- Quiete dopo la tempesta per M5S e Crocetta... (Guidasicilia.it, 25/04/13)

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26 aprile 2013
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