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Sicilia e Calabria unite nel nome dei Gagini

Le due regioni stanno lavorando a un museo diffuso che valorizzi l'opera dei famosi scultori

28 dicembre 2021
Sicilia e Calabria unite nel nome dei Gagini
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"La presenza nella Sicilia Orientale dei Gagini di Bissone e l'Umanesimo della Rinascita tra XV e XVI secolo" è il titolo del convegno che durante la primavera 2022 concluderà i lavori del progetto "Sicilia terra di approdi" dedicato alla valorizzazione del genio artistico della famiglia dei Gagini, attraverso un itinerario che coinvolge la Sicilia e la Calabria.

Il progetto, promosso dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Catania, diretta da Donatella Aprile e realizzato in collaborazione con la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, è stato finanziato dall'Assessorato dei Beni culturali e dell'Identità Siciliana con lo scopo di far conoscere l'opera dei Gagini in Sicilia rafforzando il legame culturale con la Calabria.

Domenico Gagini, mostra di tabernacolo, Santa Maria di Castello (GE) - ph Sailko
Domenico Gagini, mostra di tabernacolo, Santa Maria di Castello (GE) - Foto di Sailko - Opera propria, CC BY 3.0

Attraverso la produzione scultorea dei Gagini, infatti, il progetto tende a ricostruire un ideale percorso che, dal Canton Ticino, luogo di nascita di Domenico Gagini giunge, attraverso la Toscana e poi la Corte di Alfonso d'Aragona a Napoli, in Sicilia e Calabria dove i pregiati artisti ebbero numerose committenze.

Obiettivo dell'iniziativa - che tra gennaio e marzo coinvolgerà Diocesi e Parrocchie, ma anche numerosi Comuni, Facoltà Universitarie, Accademie, Istituzioni Scolastiche e Associazioni culturali operanti nei territori - è quello di promuovere le ricerche storiche e documentarie al fine di favorire nuovi interventi di restauro e valorizzazione delle opere per realizzare un museo diffuso attraverso i luoghi in cui si trovano le opere realizzate dai Gagini.

Antonello Gagini, Pietà, Chiesa di Maria Santissima Addolorata, Soverato (CZ)
Antonello Gagini, Pietà, Chiesa di Maria Santissima Addolorata, Soverato (CZ)

I luoghi in cui le opere sono custodite, infatti, sono parte integrante di un progetto che prende in considerazione il contesto storico-artistico e il patrimonio culturale che ha legato la Sicilia e la Calabria dell'epoca, creando un continuo e fertile interscambio di idee, modelli e iconografie.

I Gagini furono grandi imprenditori, artisti straordinari, creatori di impresa e artefici di bellezza, interpreti di un linguaggio artistico originale, sintesi tra il Gotico e l'Umanesimo.

Giacomo Gagini, Annunciazione, Chiesa Sant'Oliva, Alcamo (TP)
Giacomo Gagini, Annunciazione, Chiesa Sant'Oliva, Alcamo (TP)

Gli eventi e le attività programmate attraverso il progetto "Sicilia terra di approdi" vogliono condividere conoscenze e metodologie di restauro, mettendo a confronto gli interventi di recupero e valorizzazione effettuati su alcune importanti opere quali l'Annunciazione di Bronte, in provincia di Catania e quella di Bagaladi, il cui restauro è stato promosso dall'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte.

Momento conclusivo del progetto sarà il convegno su "I Gagini di Bissone e la scultura del Rinascimento in Sicilia", che si terrà a Catania durante la prossima primavera e i cui obiettivi sono l'approfondimento scientifico del catalogo delle opere dei Gagini e la creazione di nuovi percorsi culturali tra la Sicilia, la Calabria e l'Italia all'interno di un'idea di Museo Diffuso.

Antonello Gagini, Madonna delle Grazie, Misterbianco (CT)
Antonello Gagini, Madonna delle Grazie, Misterbianco (CT)

L'approfondimento e il restauro delle opere dei Gagini collocate nelle due regioni divise dallo Stretto di Messina consentiranno alle comunità di riappropriarsi della coscienza dei luoghi, attraverso un processo identitario che vuole promuovere il desiderio di conoscere, tutelare e fruire un patrimonio storico artistico di valore inestimabile, talvolta non adeguatamente conosciuto e valorizzato.

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28 dicembre 2021
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