Sicilia e Libia: un rapporto inestinguibile
A Palermo, l'incontro tra i rappresentanti dei governi Italiano e Libico
La Presidenza della Regione Siciliana ha ospitato oggi il tavolo di confronto "Costruire la Democrazia: Le Sfide della Pubblica Amministrazione" alla presenza del Ministro del lavoro libico, S. E. Muhammed Elfituri Ahmed Swelem, su invito del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D'Alia.
All’incontro hanno partecipato, oltre al presidente Crocetta, il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, e gli assessori Dario Cartabellotta, Ester Bonafede, Patrizia Valenti, Nelli Scilabra, Linda Vancheri, Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo, Antonello Montante, Presidente Confindustria Sicilia.
Hanno accompagnato il ministro D'Alia il prof. Giuseppe Tria, Presidente Scuola Superiore Pubblica Amministrazione e il Dott. Carlo Flamment, Presidente Formez, istituzioni che assieme agli atenei dell’Isola contribuiscono in misura determinante all’iniziativa.
Il Governo centrale, grazie alle risorse della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, del FORMEZ e delle università dell’Isola, ha sviluppato un'offerta formativa ad ampio raggio per i partner libici, che parte dall’approfondimento dei temi fondamentali della pubblica amministrazione fino ad affrontare le questioni legate alla salute, al lavoro, ai diritti: tutto ciò, insomma, che contribuisce a dar vita a una compiuta democrazia in ogni aspetto della vita istituzionale, sociale ed economica.
"E’ un’occasione importante che ancora una volta tende a rimarcare il ruolo centrale della Sicilia nel rapporto con i paesi dell’euromediterraneo, - ha affermato il presidente - ma anche di una regione che diventa terra di accoglienza e ponte di solidarietà, che contribuisca fortemente a creare una situazione di pace e collaborazione tra i paesi del mediterraneo. Il Mediterraneo deve tornare ad essere un mare di pace, sviluppo, lavoro, cooperazione e con i paesi del sud costruire l’idea di un partenariato basato sul rispetto reciproco e sulla parità.Iniziative come questa, fortemente voluta dal Ministro D’Alia e accolta con grande attenzione dal governo regionale, ancora una volta definiscono il ruolo chiave della Sicilia, - ha concluso Crocetta - terra al centro del Mediterraneo e interlocutore privilegiato per i paesi arabi".
Incontrando poi la stampa, il governatore Crocetta ha poi detto: "Come governo della Regione siciliana pensiamo che occorre costruire un rapporto con tutti i Paesi rivieraschi del Mediterraneo perché vogliamo creare un ponte nuovo tra i Paesi mediterranei e Paesi di cultura islamica e con l'Europa in un momento in cui il mondo arabo è attraversato da vicende piene di speranza e ricche di preoccupazione". "Guardiamo con molta attenzione alle vicende legate alle Primavere arabe - ha aggiunto - e vorremmo essere su questo fronte accanto a voi e che voi foste accanto a noi".
E aggiunge: "Lo stabilimento della Fiat di Termini Imerese è chiuso, ma è in ottime condizioni, è in grado di costruire automobili di ottimo livello. Perché la Fiat non pensa di produrre e vendere nei Paesi dei Medio Oriente? Perché a Termini Imerese non facciamo una macchina del Mediterraneo, dove coloro che comprano sono anche quelli che producono e dove paesi come la Tunisia, la Libia e il Marocco comprano le macchine che loro stessi producono?".