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Sicilia, regno del biologico

L'Isola, con oltre 7 mila produttori esclusivi, mantiene il primato nel comparto biologico nazionale

25 agosto 2014

Da qualche mese le regioni Sicilia e Toscana, insieme all'associazione Città del Bio lavorano per la costruzione di un modello di bio-regione europea. Un progetto che muove dall'esigenza di definire, nei tempi più brevi, le linee guida attraverso cui promuovere la valorizzazione, in termini di ecosostenibilità, di intere aree territorialmente omogenee. L'obiettivo è la valorizzazione dei prodotti biologici mettendo a sistema le risorse esistenti e definendo modalità condivise di aggregazione tra territori.
Un percorso logico e "naturale" se si pensa che la Sicilia, con oltre 7 mila produttori esclusivi, mantiene il primato nel comparto biologico nazionale.

Una posizione leader che viene difesa da agricoltori che hanno scelto di investire nel naturale e che chiedono controlli sempre più severi per sconfiggere chi cerca di inficiare questo tipo di produzione, ad esempio, immettendo nel mercato concimi contenenti pesticidi e destinati alla produzione di ortaggi biologici. Secondo la Guardia di Finanza, il business dannoso per la salute avrebbe portato ad un guadagno illecito di oltre tre milioni di euro. Una cifra che mette in risalto i risvolti economici dell’agromafia nella sua totalità.
"Il sistema produttivo biologico è frutto di scelte d’investimento aziendali che comportano anche maggiori costi di produzione - spiega il presidente regionale della Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli - ed è un sistema collegato che riguarda tutto il Paese, per questo ben vengano i controlli".

"Negli ultimi anni - dice il direttore regionale, Giuseppe Campione - è aumentato anche il bilancio per gli acquisti di alimenti biologici, con un fatturato nazionale che sale a 3,1 miliardi e un aumento dell’8,8 per cento rispetto al 2013. Cresce anche in Italia l’acquisto di prodotti sfusi sia alimentari come pasta, latte, legumi, frutta secca, caramelle e cioccolato, sia non alimentari come i detersivi. I più venduti sono però i prodotti Dop e Igp che generano un fatturato di circa 13 miliardi di euro".

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25 agosto 2014
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