Sicilia, terra di poveri
Il 27,3% della popolazione regionale vive in stato di disagio economico. Cifre sei volte superiori a quelle di Lombardia e Piemonte
La Sicilia è la regione d'Italia con il più alto numero di poveri, con 547 mila famiglie che vivono in povertà relativa, pari al 27,3 per cento della popolazione regionale, mentre 180 mila si trovano in uno stato di povertà assoluta. Nella sola provincia di Palermo sono circa 140 mila le famiglie in povertà relativa e 46 quelle in povertà assoluta e oltre 100mila le persone in povertà assoluta, ma i dati sono sottostimati, soprattutto tra gli immigrati.
Sono alcune delle cifre emerse a Palermo alla presentazione del Forum del terzo settore. All'iniziativa hanno aderito 15 associazioni di volontariato che rappresentano oltre 25 mila persone.
"I dati locali e siciliani sono sei volte superiori a quelli di Lombardia e Piemonte - dice Giuseppe Romancini, portavoce provinciale del Forum - non si tratta più solo del disoccupato o del pensionato, ma di nuovi poveri, cioè operai in cassa integrazione, famiglie monoreddito, artigiani e commercianti".
Secondo gli operatori delle 15 associazioni che hanno formulato il manifesto programmatico del Forum presentato nell'aula consiliare del Comune di Palermo - l'assistenza sociale è scarsa e singhiozzante. "A Palermo sono solo 6 le mense che distribuiscono pasti caldi per un totale di circa mille pasti giornalieri - ha aggiunto Romancini - e circa 25 mila famiglie usufruiscono della social card con 40 euro al mese di ricarica mensile; a settembre sarà poi operativa la nuova credit card che prenderà in carico circa 2mila famiglie di nuovi poveri di Palermo, ma nel 2014 la comunità europea cesserà la distribuzione di prodotti alimentari sostituendoli con un fondo economico da definire".
Nel manifesto programmatico si chiede un tavolo permanente sul welfare per migliorare le politiche sociali in città "mentre al governo regionale e al Parlamento - hanno chiesto Romancini e Irma Casula, portavoce nazionale del Forum - chiediamo una nuova legge sul volontariato e sull'invecchiamento attivo".
Fra le richieste rivolte al governo regionale dal Forum anche un nuovo criterio di iscrizione al registro del volontariato regionale che escluda le false associazioni, la ricostituzione dell'Osservatorio regionale sul volontariato, l'inserimento nel bilancio regionale di un capitolo per le infrastrutture sociali, fondi per progetti finalizzati all'inserimento lavorativo dei diversamente abili e degli over 50 rimasti senza lavoro.
"Il contrasto alla povertà deve essere un obiettivo primario non solo delle associazioni ma anche delle pubbliche amministrazioni, dello Stato e delle regioni - ha detto Nadia Spallitta, vicepresidente del Consiglio comunale, intervenuta in rappresentanza del sindaco Leoluca Orlando - La povertà è un dramma che deriva dalla cattiva amministrazione e riguarda anche i bambini, per questo faremo una mozione per il recupero degli immobili confiscati alla mafia per stabilire gli interventi necessari per risolvere l'emergenza abitativa delle famiglie palermitane".
I dati forniti dal Forum del terzo settore e relativi alla povertà in Sicilia, sono per il Codacons drammatici, ed evidenziano la necessità di un intervento urgente da parte dello Stato Italiano per alleviare una situazione oramai insostenibile. "E’ intollerabile che nel 2013 il 27,3% delle famiglie siciliane viva in condizioni di povertà - afferma il Segretario nazionale Francesco Tanasi - I dati diffusi oggi mostrano una regione le cui condizioni economiche sono paragonabili a quelle della disastrata Grecia. Senza interventi urgenti da parte delle istituzioni, la situazione in Sicilia non può che peggiorare, con rischi di pericolose derive sul fronte sociale". "Per questo chiediamo oggi al Governo Letta di dichiarare lo stato di emergenza povertà in Sicilia - prosegue Tanasi - ossia una serie di provvedimenti urgenti, studiati sulle esigenze specifiche della regione, per sostenere le famiglie siciliane, aumentare il potere d’acquisto dei cittadini, bloccare prezzi e tariffe, incrementare l’occupazione e aiutare le imprese in difficoltà".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Codacons.it]