Sideways (In viaggio con Jack)
La critica americana lo ha definito il miglior film dell'anno. Sideways è un viaggio tra i vini gustati dai vinti...
Noi vi segnaliamo
SIDEWAYS (IN VIAGGIO CON JACK)
di Alexander Payne
Rolling Stone lo ha definito il film del 2004. Los Angeles Time lo incorona nuovo Easy Rider. Piglio indipendente, atmosfere da road movie anni Settanta, low budget, ''antidivo'' per definizione, racconta la storia di due amici in un tour di degustazione e ''antidepressivo'' nelle cantine della California. Qual è il segreto del successo del film di Alexander Payne? Primo, la messa in scena di due ''eroi'' del quotidiano, ovvero due sfigati che fanno simpatia e ci somigliano. Secondo, la filosofia e cultura del vino che affascina anche gli astemi. Terzo, la chimica del film, sia quella in bottiglia, che quella dei protagonisti, con un bouquet leggermente aspro all'inizio, ma piacevole, intrigante, vellutato.
Il viaggio inizia quando Miles (un fantastico Paul Giamatti), aspirante romanziere, enologo dilettante, mai ripreso dal suo divorzio, decide di regalare a Jack (Thomas Haden Church), suo vecchio amico di college e attore fallito, un viaggio tra i vigneti della California, la settimana prima che Jack si sposi. I due non potrebbero essere peggio assortiti. Jack è un seduttore incallito, fissato
con le donne, una pellaccia dura e di 'bocca buona'. Insomma per usare la lingua del film è un classico Cabernet. Mentre Miles è sensibile, raffinato, vagamente alcolizzato, alla ricerca della perfezione ''in bottiglia'', insomma è un signor Pinot. In comune hanno solo una vita mediocre. Jack accetta la proposta dell'amico, a caccia dell'ultimo assaggio di libertà. Man mano che si avventurano sulla costa la loro vita si movimenta non poco, affogano nel vino e nelle donne. Jack a sorpresa si innamora di una vinicultrice (Sandra Oh) e minaccia di mandare a monte le nozze, mentre Miles ha finalmente un incontro romantico, dopo anni, con una cameriera esperta di vini (Virginia Madsen), la loro crisi di mezza età è pericolosa quanto comica. Torneranno a casa? Chissà...
Distribuzione Fox
Durata 142'
Regia Alexander Payne
Con Paul Giamatti, Thomas Haden Church, Virginia Madsen, Sandra Oh
Genere Commedia
Enotour all'americana
Il ciclone Sideways ha cambiato le mete del turismo Usa. Niente Hawaii e Florida oramai i weekend della classe media prevedono tour nella Santa Ynez Valley, Buellton possibilmente pernottando alla Days Inn, Solvang, Purisma Mission, Los Olivos, il ristorante Hitching Post. I luoghi del film sono diventati obiettivi di veri e propri pellegrinaggi a tema. Tutti a caccia dei mitici vini del film: '61 Cheval Blanc, Sea Smoke-Botella, Sanford- Vin Gris, Kalyra Chardonnay, Kalyra Cab Franc, Pinot Nero di Sonoma Coast. Mentre le vinerie più gettonate sono Sanford e Kalyra.
La critica
''(...) Ma benché la meta di Sideways sia proprio un matrimonio, il vero quesito stavolta non riguarda la prigione coniugale ma quella della solidarietà virile: fino a che punto dobbiamo sopportarne e passarne a causa di qualcuno perché è un vecchio amico e con il quale ora condividiamo assai meno di ciò che ci legava in gioventù? Quanto più il compagno che fa all’inizio da spalla, e cresce insieme al suo attore, trasforma il suo profilo da “sagoma” in sospetto borderline, tanto più il film di Payne, semplice, gradevole e apparentemente solo brillante, è capace di liberare sapori più densi e penetranti. E un retrogusto che solo i buoni vini possono permettersi''.
Mario Sesti, 'Ciak'
''E' una commedia di classe, commovente e molto divertente che parla di cultura, vino e saggezza. Una commedia ricca di spirito, sottile e arguta, che lascia un retrogusto persistente. Diventerà immediatamente un prodotto d'annata''.
Dan Jolin, 'Empire'
''Scritto molto bene, diretto con la precisione di un chirurgo e interpretato con maestria, Sideways trasporta la realtà emotiva in una commedia costantemente divertente, rendendo il film gradevolissimo''.
Kenneth Turan, 'Los Angeles Times'
''Payne ha creato quattro personaggi tra i più vivi e indelebili della cinematografia americana recente. Questo film deliziosamente dolce-amaro riempie di magia il vissuto quotidiano. E lo fa apparire semplice''.
David Ansen, 'Newsweek'
''E' di gran lunga il miglior film americano dell'anno. E' vigoroso, gradevole, teneramente attento agli enormi difetti di Miles e Jack: è un inno alla resistenza dei perdenti, vale a dire la maggioranza di noi''.
Richard Collins, 'Time'
Golden Globe 2005 come Miglior Commedia e ad Alexander Payne e Jim Taylor per la Miglior Sceneggiatura
5 candidature agli Oscar 2005 : Miglior Film, Miglior Attore non protagonista (Thomas Haden Church), Miglior Attrice non protagonista (Virginia Madsen), Miglior Regia (Alexander Payne), Miglior Sceneggiatura non originale (Alexander Payne, Jim Taylor).