Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Signola, massaggio?

I massaggi cinesi in spiaggia battono crisi: 20 euro per 30 minuti

14 agosto 2012

In tempo di crisi 'resiste' la moda dei massaggi cinesi in spiaggia. Nei litorali italiani non è raro vedere via vai di terapiste abusive, che offrono massaggi total body ai bagnanti per cifre che non superano i 20 euro (30 minuti circa), armate di straccio per togliere la sabbia, olio di ignota provenienza in flaconi di prodotti per massaggi e grandi sorrisi. Naturalmente senza ricevuta. Una pratica che, nonostante le ordinanze e gli avvisi del ministero della Salute che si sono succeduti negli anni passati, sembra decisamente apprezzata dai bagnanti.

"Sono in Italia da 20 anni, e faccio massaggi da 15 - racconta L. - ormai le signore mi chiamano anche a casa, durante la settimana. Ma da un paio d'anni il lavoro si è ridotto". Il prezzo può oscillare un po', se il cliente è bravo a trattare o magari si è in gruppo e tutti vogliono provare, ma la ricevuta resta un miraggio. E c'è da scommettere che sia così anche per i massaggi a domicilio.
Lo spettro dei controlli, comunque, non ferma bagnanti e massaggiatrici abusive, tutte orientali e riconoscibili da una sorta di 'divisa' da spiaggia: ampio cappello di paglia o bianco, casacca chiara o colorata, pantaloni, occhiali da sole e borsa con gli attrezzi del mestiere: olio e straccio.
A differenza degli altri venditori, che richiamano l'attenzione con grida e slogan, le massaggiatrici cinesi si avvicinano discretamente e sussurrano invitanti: "Signola massaggio?".

Se in passato fisioterapisti e dermatologi avevano messo in guarda i bagnati, per i rischi di dermatiti, scottature, allergie e contratture, e il ministero della Salute era sceso in campo vietando questi trattamenti con un'ordinanza contingibile e urgente che 'copriva' i mesi estivi, nell'estate 2012 non ci sarà un nuova ordinanza per fermare i massaggi abusivi in spiaggia. A occuparsi del fenomeno, quest'anno, dovranno essere in caso i Comuni. Perché, secondo il ministero della Salute, "per la stagione balneare in corso non si sono ravvisati i criteri di contingenza e urgenza che connotano l'emanazione di un'ordinanza ministeriale".
Il dicastero di Lungotevere Ripa proprio nei mesi scorsi ha spiegato infatti di aver deciso di non rinnovare l'Ordinanza 'per la tutela dell'incolumità pubblica dal rischio derivante dall'esecuzione di massaggi lungo i litorali', pubblicata l'ultima volta in Gazzetta Ufficiale n.161 del 13 luglio 2011, scaduta alla fine della scorsa stagione balneare.
Il ministero della Salute ha chiarito di non aver "emesso per la stagione balneare in corso alcuna ordinanza circa il divieto dei massaggi in spiaggia" perché "non si sono ravvisati i criteri di contingenza e urgenza". Eventuali altre disposizioni "restano di competenza dei Comuni".
L'altolà del dicastero era arrivato la prima volta nel 2008. Ma anche in assenza dell'ordinanza il ministero ricorda che "ogni attività, comunque denominata, che può avere effetti sulla salute deve essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza". [Adnkronos/Ign]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

14 agosto 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia