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Simone Cimino in visita a Termini Imerese

La Fiom: "Il progetto della Cape di Simone Cimino non può rappresentare l'alternativa alla Fiat"

06 maggio 2010

Una delegazione del fondo Cape Natixis, guidata dal finanziere Simone Cimino, ha visitato ieri gli impianti della Fiat di Termini Imerese. Il gruppo é stato accompagnato da un emissario di Invitalia, l'advisor che per conto del ministero per lo Sviluppo economico sta esaminando le proposte d'interesse presentate per lo stabilimento che la Fiat ha deciso di chiudere a fine 2011.
Si tratta della seconda visita di Cimino che ha presentato un progetto, con l'indiana Reva, per rilevare lo stabilimento per farne un centro di produzione di auto elettriche. Nelle scorse settimane gli impianti sono stati visitati anche dal gruppo De Tomaso che fa capo all'imprenditore Gian Mario Rossignolo e da emissari inviati dai cinesi di Faw.

"L'impressione sul posto è nettamente migliore delle attese e lo spirito che si coglie nella gente è di viva speranza per un progetto sano di sviluppo e di continuità" ha detto Simone Cimino al termine della visita negli impianti della Fiat di Termini Imerese. "Mi auguro di poter avviare presto, in collaborazione con le risorse umane interne, - ha aggiunto - l'avvio del progetto (il progetto 'Sunny Car', ndr) perchè ogni settimana sprecata allontana la speranza di arrivare a produrre nel gennaio 2012. Cape ha richiesto di poter da subito studiare un piano di dettaglio del reimpiego degli impianti esistenti al fine di decidere il grado di realizzazione del proprio insediamento manifatturiero (per la parte auto elettriche e batterie, ndr)". "Parti dello stabilimento potrebbero, a nostro avviso, ospitare sin dal 2010 parte delle attività di Sunny Car, - ha detto ancora Cimino - senza intralciare l'attività manifatturiera di Fiat".

"Ribadiamo quanto detto in altre circostanze: il progetto della Cape di Simone Cimino non può rappresentare l'alternativa alla Fiat. Se vuole costruire un'azienda di auto elettriche fuori dallo stabilimento faccia pure, è nel suo diritto. Ci dispiace molto che ancora una volta il sindacato è tenuto all'oscuro sui rapporti tra il ministero e chi sarebbe interessato alla fabbrica". Così il segretario della Fiom di Termini Imerese, Roberto Mastrosimone, ha commentato la visita nello stabilimento dei rappresentanti della Cape Naxtis. "Non consentiremo corsie preferenziali per nessuno, tanto più per chi pensa di poter avvantaggiarsi da sponsor politici - ha aggiunto Mastrosimone - C'é in ballo il destino di oltre 2.200 lavoratori e delle loro famiglie. Il governo e la Fiat lo devono tenere ben a mente. Se vogliono continuare a trattare senza coinvolgere il sindacato e quindi i lavoratori se ne assumano le proprie responsabilità, noi siamo pronti a rispondere con forza".
La Fiom inoltre teme che le dimissioni del ministro Claudio Scajola possano "fare perdere ulteriore tempo, in un momento molto difficile per i lavoratori appena rientrati da due settimane di cassa integrazione e con la prospettiva di altri lunghi periodi di Cig".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]

 

 

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06 maggio 2010
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