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Sinistra portatrice di miseria, terrore e morte? Non solo, anche nichilista e contro tutti i sani principi

Continuano gli attacchi del ''Cavaliere azzurro'' contro i ''demoni bolscevichi''

25 gennaio 2005

''Io sono il Bene, loro il Male''. ''Sinistra portatrice di Miseria, Terrore e Morte''. ''Sinistra nichilista e contro tutti i sani principi''.
Insomma, se Berlusconi voleva fare comprendere il suo acceso spirito anticomunista, c'è riuscito abbastanza. Certo ha esagerato, e credo che chiunque se ne sia accorto. Non contento però il Cavaliere (del Bene), ossessionato dai demoni bolscevichi qualche giorno fa è ritornato all'attacco.
E' comunque possibile che quella del Cavaliere sia una sorta di mania persecutoria, forse causata dal l'eccessivo stress da supelavoro, fatto sta che il povero Berlusca l'armata rossa non se la sogna solo di notte ma la vede proprio dappertutto.  

L'ultimo affondo contro la maledettissima sinistra la sferrato attraverso un messaggio inviato al convegno di Liberal (organizzato da Ferdinando Adornato sul futuro della Cdl), dove non soltanto ha ricordato che la sinistra è colpevole di "essere sempre contro qualcosa o qualcuno" e di non sopportare "La bandiera, la nazione, i padri e la borghesia", ma è intervenuto anche su altri temi meno "ideologici" e più direttamente legati alla sua battaglia politica.

Berlusconi dopo aver sottolineato di essere il ''Bene'' (a detto il premier: ''Ci sono state delle ironie, ma voglio dirlo chiaramente: io penso di rappresentare il bene politicamente inteso'') e che ''La Cdl è insieme casa dei moderati e casa dell'innovazione. La nostra idea di modernità è per qualcuno: per i nostri figli. E' in continuità con qualcuno: i nostri padri'', ha criticato duramente, parlando a proposito della procreazione assistita, ''l'arrogante sicumera con la quale molti dirigenti della sinistra affermano che gli embrioni non siano già vita: noi non crediamo che la politica, su argomenti così delicati, possa e debba proporre manifesti ideologici''.

Il premier ha poi lamentato l'impossibilità di dialogo voluta da i suoi avversari politici: ''Magari, cari amici, potessimo confrontarci con una sinistra liberale alla Tony Blair! L'Italia ne trarrebbe un gran vantaggio. Invece ci troviamo di fronte un'alleanza posticcia senza nome e senza programma. Potrebbero chiamarsi nn: non hanno nulla, non hanno un programma, di idee o idealità''.
Secondo il premier, in questa alleanza ''ormai prevalgono esplicitamente gli uomini e le tesi della sinistra antagonista, per giunta accettate e coccolate dal loro candidato aspirante leader''.
Il premier è addirittura arriva a difendere Rutelli che secondo lui ''Viene trattato come un eretico e ridotto al silenzio''. Mentre per Prodi: "Non merita risposta chi, a sinistra, lancia calunnie affermando che il governo non ha abbassato le tasse. Da quel pulpito, da chi è abituato da sempre a finanziare il proprio consenso con i soldi pubblici, non accettiamo prediche''.

Ma anche se i fantasmi rossi continuano a minacciare la sua sicurezza, il ''Cavaliere azzurro'' non teme di fare progetti per il futuro, parlando infatti della legge elettorale dice: "Il sistema proporzionale è più democratico e nella prossima legislatura si dovranno esaminare le possibilità di cambiamento".

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25 gennaio 2005
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