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Siremar a "costo zero"

Per il governatore Lombardo e l'assessore all'Economia Armao, l'aquisizione della Siremar è stato un buon affare

27 ottobre 2011

"L'acquisizione della Siremar da parte della Regione siciliana tramite la partecipata Mediterranea Holding è stato buon affare per la Regione perché non è stato sborsato un euro, salvo la sottoscrizione del capitale sociale, che ha consentito che un asset importante divenisse di proprietà della Regione e a servizio dei siciliani". La pensa così l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao rispondendo alle richieste di Nino Beninati (Pdl) Giovanni Ardizzone (Udc) e Marianna Caronia (Pid) che nei giorni scorsi hanno  chiesto chiarimenti in merito alla fidejussione prestata dalla Regione per garantire l'operazione di acquisto della Siremar.
"In realtà la Siremar era gravata da quasi 100 milioni di euro di debiti che l'eventuale acquisizione da parte della Regione avrebbe trasposto sul nostro erario con conseguenze sul piano gestionale. La Regione ha evitato per questo - ha detto Armao - di acquisire la partecipazione integrale della società quando fu offerta dallo Stato, si è quindi proceduto alla partecipazione a udienza pubblica, di Siremar e Tirrenia con garanzia di coinvolgimento di partner che concorrono insieme alla Regione nella costituenda società".

Discorso ribadito anche dal governatore, Raffaele Lombardo: "La Siremar non ci costa niente, ci sarebbe costata cara se l'avessimo acquistata a un euro, come proposto nella fase iniziale, perché si portava dietro debiti per 99 milioni di euro e 250 cause. In quel caso, a fronte di una valore di 55 milioni, come stabilito dall'advisor Rothschild, avremmo poi ceduto il 51% della società a un privato incassando sì 27,5 milioni ma dovendo far fronte a debiti milionari e contenziosi enormi. Insomma, Siremar sarebbe stata una patacca di dimensioni notevolissime". Così il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, ha replicato intervenendo all'Assemblea regionale siciliana a diversi deputati dell'opposizione e di qualcuno della maggioranza (Franco Rinaldi del Pd e Giovanni Ardizzone dell'Udc) che ha criticato la partecipazione della Regione siciliana nell'operazione che ha consentito alla Compagnia delle Isole di aggiudicarsi Siremar per 69 milioni, con una garanzia fideiussoria di 39 milioni fornita dall'amministrazione pubblica.

I deputati di Pdl, Pid e Udc hanno contestato al governo di aver condotto l'operazione con atti amministrativi e senza passare al vaglio dell'Assemblea regionale. Per Nino Beninati "il governo doveva essere autorizzato con una apposita legge", mentre Ardizzone ha criticato la decisione del governo "di dare una garanzia fideiussoria a beneficio dei soci privati di Compagnia delle Isole e a favore di Unicredit, impedendo l'accesso agli atti ai parlamentari".
Proprio alla luce dei dubbi espressi dall'opposizione, Franco Rinaldi (Pd) ha chiesto al governo "di fare immediata chiarezza e trasparenza". L'assessore Armao ha, però, respinto le accuse di avere nascosto gli atti ai parlamentari. "La scelta di non consentire l'immediato accesso agli atti è dipesa dal dirigente generale della ragioneria – ha affermato – e non da me. Rispetto alla controgaranzia bancaria non ne ho informato la commissione Bilancio lo scorso 4 ottobre, perché in quella data non ne ero a conoscenza. Ho appreso della controgaranzia solo il 7 ottobre".

[Informazioni tratte da Travelnostop Sicilia, LiveSicilia.it, GdS.it]

- Via libera alla cessione di Siremar (Guidasicilia.it, 18/10/11)

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27 ottobre 2011
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