Siti e musei siciliani chiusi per... Primavera
La Regione invita i dirigenti dei siti a non utilizzare il personale nei giorni festivi per mancanza di fondi
Sta per arrivare la Primavera, la Pasqua e le belle giornate, e forse non esiste stagione migliore per invitare i turisti di tutto il mondo a visitare le straordinarie bellezze artistiche e monumentali della nostra bella Sicilia. Però, puntuale come in ogni Primavera, nella nostra bella Sicilia si affaccia il rischio caos nei musei e nelle aree archeologiche. Caos che potrebbe vanificare la voglia e l’emozione di poter venire a vedere tra i patrimoni più belli del pianeta perché chiusi e inaccessibili.
Questa volta, oltre ai pensionamenti dei custodi regionali si aggiunge una circolare della Regione che invita i responsabili dei siti a non utilizzare il personale ausiliario della Sas la domenica e nei festivi. Ancora non è chiaro dove si creeranno i maggiori disagi, ma tutti i siti sono a rischio considerando che il personale Sas (messo a disposizione dalla partecipata regionale che impiega il maggior numero di precari) è indispensabile per garantire l’apertura e i turni di guardiania.
Da qui l’allarme lanciato dalla Uil: "Ci risiamo. In Sicilia, da domenica prossima, tutti i musei e i parchi archeologici resteranno chiusi. Quindi niente visite per la domenica delle Palme, Pasqua e Pasquetta. Tutta colpa dei tagli applicati nella manovra economica che ha penalizzato la Sas, società partecipata che conta 420 lavoratori, addetti alla custodia e alla fruizione dei beni culturali dell’Isola" rivela Gianni Borrelli, della segreteria della Uil Sicilia.
Per evitare il flop servirebbero subito almeno 800 mila euro, sufficienti a garantire straordinari e paghe regolari. La Uil informa che "anche quest’anno abbiamo ricevuto una circolare regionale che impone a tutti i siti museali di sospendere le turnazioni e l’utilizzo del personale Sas nei giorni festivi. Ciò significa che cittadini e turisti dovranno rinunciare a gite e visite. Un grosso danno economico e d'immagine per la nostra Isola che si ripete ogni anno. Per evitarlo basterebbero circa 800 mila euro".
"Ma restano sul tavolo le proposte di una migliore articolazione dei turni - aggiunge ancora la Uil - e la trasformazione dei circa 250 lavoratori da part-time a full-time. E infine l'impiego dei lavoratori ex Asu, già pagati ogni mese dalla Regione. Sino ad oggi, infatti, sono stati solo 300 quelli utilizzati a fronte di un migliaio in attesa di chiamata. Al governo Crocetta chiediamo di impiegare, nella prossima variazione di bilancio, le poche risorse rimaste per promuovere la cultura e il turismo, unici settori che potrebbero risollevare questa Isola dalla crisi. E poi c'è l'invito a utilizzare le norme previste dalla Legge Ronchey che prevedono sponsorizzazioni e marketing".
"A Pasqua i siti siciliani della cultura resteranno aperti". La promessa arriva direttamente da Carlo Vermiglio, assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, che blocca così il rischio chiusura annunciando che nelle prossime ore incontrerà il presidente della Sas e martedì prossimo i sindacati. "Nell'imminenza della trattazione del bilancio - dice - avevamo già evidenziato all'assessorato all’Economia l'insufficienza delle risorse per potere pagare la turnazione del personale di custodia e la conseguente necessità di provvedere ad operare le opportune modifiche. Reitererò tale richiesta alla prima riunione utile della Giunta di Governo. Occorrerà un impegno concreto per evitare che il problema si riproponga e nel frattempo richiederò a tutti i protagonisti della vicenda un atto di responsabilità. Chiudere a Pasqua i nostri musei sarebbe stato un fallimento per tutti".
L’assessore Vermiglio sottolinea che occorre una svolta nella riorganizzazione del personale "che, in parte, potrebbe essere agevolata dalla riorganizzazione del dipartimento Beni culturali in conformità alla L.R. 9/15 già elaborata e da me trasmessa alla giunta di governo. La nuova governance dei beni culturali, prevedendo l'istituzione dei poli museali, consentirà al dirigente responsabile di ottimizzare al massimo le risorse umane disponibili. Chiarisco: se oggi ogni sito si organizza con il personale a disposizione, una volta approvata la riforma, cinque-sei siti verranno accorpati in un unico polo museale e il dirigente potrà ottimizzare al meglio il personale. Faremo in modo che non ci siano siti con esuberi e siti con carenze".
[Informazioni tratte dagli articoli di Antonio Fraschilla (Repubblica/Palermo.it) e Giacinto Pipitone (GdS.it) e da Travelnostop Sicilia]