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Sola, povera e anziana

Il ritratto della Sicilia di oggi, un'isola nella quale una famiglia su tre è povera

22 maggio 2013

Sola, povera e anziana.  E’ la fotografia della Sicilia che arriva dall’ultima indagine operata dalla Regione. L’Isola è massacrata dalla crisi e non si intravedono segnali di crescita. Un dato su tutti: le famiglie povere in Sicilia sono oltre 547 mila, pari ad una incidenza del 27,3 per cento. Il dato risulta il peggiore tra tutte le regioni italiane. In pratica, una famiglia su tre risulterebbe in stato d’indigenza.
A peggiorare questo stato di cose sono i numeri di Cgil Cisl e Uil sull’invecchiamento della popolazione. In Sicilia, infatti, la percentuale di ultrasessantacinquenni è del 18,1%, con un incremento percentuale della popolazione al di sopra degli 80 anni che ha ormai raggiunto il 48,9%, un indice di vecchiaia pari al 125% e un assottigliamento della popolazione al di sotto dei 14 anni pari al 12,2%.


Foto di Ferdinando Scianna

Le province più vecchie, secondo i dati dell’Istat, sono Trapani ed Enna, mentre spetta a Catania il primato di "giovane". Messina è invece la provincia dove risiede il numero più alto di ultracentenari, seguita da Palermo e Catania. Il 30% degli anziani over 65 vive da solo, con una punta massima del 40% relativa alle donne. Il dato allarmante riguarda l’assistenza domiciliare che garantisce nell’Isola solo l’1,5% di coloro i quali dovrebbero averne diritto. L’indice di dipendenza degli anziani residenti nell’Isola si aggira intorno al 28%, a testimonianza di una condizione di emarginazione sempre più frequente, e di una quotidianità sempre più difficile e faticosa.
Redditi bassi e povertà sono sempre più diffusi tra gli ultrasessantacinquenni, gravati dalla progressiva riduzione dei servizi socio-assistenziali garantiti dagli Enti Locali. Secondo le stime dell’Istat, inoltre il 52% degli anziani più fragili vive con un reddito inferiore a 500 euro mensili, a fronte della perdita di 4 miliardi di euro di prestazioni sociali a loro favore causata dalla soppressione del fondo per la non autosufficienza.

"Gli anziani sono dimenticati, bisogna subito intervenire per la loro assistenza", lamentano i tre sindacati di categoria Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati che lanciano unitariamente le loro proposte: "La creazione di un fondo unico per la non autosufficienza in cui far confluire le risorse disponibili per l'assistenza agli anziani, l'utilizzo immediato dei fondi per l'assistenza domiciliare integrata i Pac, piano d'azione e coesione, 41 milioni di euro per quest'anno che altrimenti andrebbero persi, la velocizzazione del percorso di approvazione della legge di revisione della 328, per tutelare le famiglie alle prese con il disagio economico e a maggior rischio di marginalità sociale e dunque una legge per non autosufficienza dato, che l'Italia è uno dei pochi paesi che non si è dotata di un testo organico".
Le organizzazioni annunciano una stagione di mobilitazione a partire dagli esecutivi unitari regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati che si terranno domani, giovedì 23 maggio alle 10.30 nella sede regionale della Cisl in piazza Castelnuovo, a Palermo.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, GdS.it, Lasiciliaweb.it]

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22 maggio 2013
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