Solidarietà e ''libertà'' per i minori detenuti alla Bicocca in memoria di Angelo D'Arrigo
Sulla scia dell'iniziativa ''Stella della solidarietà'' svoltasi a partire dal dicembre 2007 con l'intenzione di regalare ai ragazzi reclusi all'interno della casa circondariale di Bicocca la stessa aria di festa che, in clima natalizio, era palpabile in tutte le municipalità cittadine, ''istituendo'' una undicesima municipalità, oggi, venerdì 16 novembre, iniziano di nuovo le attività destinate alle fasce più deboli.
Al via, dunque, l'iniziativa realizzata grazie alla collaborazione fra l'Istituto penale minorile, la Fondazione Angelo D'Arrigo (www.angelodarrigo.org), il Progetto Promozione Sociale e l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Catania. All'interno dei locali dell'Istituto penitenziario minorile di Bicocca, infatti, è stato proiettato un video contenente una delle imprese di Angelo D'Arrigo, grande sportivo e naturalista catanese, profondo cultore della tecnologia e della natura, morto il 26 marzo 2006 in seguito a un incidente col piccolo aereo su cui viaggiava da ospite d'onore nel corso di una manifestazione a Comiso.
''L'occasione è data - ha spiegato Stefania Gulino, referente per il Progetto Promozione Sociale - dalla volontà di coinvolgere davvero tutta la città. Senza dimenticarsi delle fasce più deboli o di coloro che, in questo momento, si trovano in difficoltà. Per questa ragione abbiamo accettato con entusiasmo la proposta della Fondazione Angelo D'Arrigo: per offrire ai giovani reclusi della casa circondariale tutto quello che può essere utile a fornire esempi positivi di vita, momenti che spingano alla riflessione sul senso della vita ed educhino al senso civico. L'incontro di oggi è un evento che costituisce il segno tangibile della volontà di progettualità sociale che il Comune di Catania ha abbracciato''.
Ed è solo l'inizio. L'iniziativa proposta dalla Fondazione Angelo D'Arrigo, infatti, comprende anche un laboratorio di teatro educativo che comincerà a gennaio: ''I ragazzi - spiega Sabrina Sciuto, coordinatrice del progetto per la fondazione - insceneranno uno spettacolo che sarà costruito interamente da loro. Inventeranno e scriveranno una storia, ciascuno scegliendo che ruolo recitare durante l'esibizione. Il tema dal quale partiremo, ovviamente, sarà il volo cui Angelo D'Arrigo ha dedicato tutta la sua vita, realizzando imprese che vanno al di là del semplice evento sportivo e che pongono Angelo come una figura-mito per la nostra città e una figura-simbolo per i ragazzi che attraverso la sua storia e le sue imprese potranno conoscere e comprendere il valore della libertà e del rispetto per se stessi, per l'altro, per la natura, per la società''.
Un esempio di vita libera e non violenta che verrà ricordato da Candido Cannavò, giornalista italiano, storico direttore della Gazzetta dello Sport e autore del libro ''Libertà dietro le sbarre''. Amico di Angelo D'Arrigo, Candido Cannavò ha fortemente voluto essere il testimonial di un'iniziativa importante che porta avanti gli scopi alla base della Fondazione Angelo D'Arrigo all'interno del nostro territorio.
La Fondazione Angelo D'Arrigo, nata su iniziativa di Laura Mancuso, in memoria di suo marito Angelo per offrire soccorso concreto alle popolazioni in Perù (con la costruzione di una scuola con annesso ambulatorio) e, più in generale per offrire solidarietà a uomini e popoli emarginati o che vivono nell'indigenza materiale e culturale. La fondazione, insomma, vuole portare avanti il desiderio di Angelo D'Arrigo e rimettersi quindi sulle numerose rotte da lui tracciate: il desiderio di volare, la realizzazione di sogni impossibili, la metamorfosi, la ricerca di un rapporto con la natura e con gli animali, l'osservazione diretta dei fenomeni, le scoperte e le applicazioni pratiche, lo sport, le tecnologie più avanzate, la scienza e la poesia, l'amicizia e lo spirito di solidarietà, mettendo a disposizione lo straordinario patrimonio di esperienze da lui lasciato come eredità impegnativa per il futuro.