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Solo Fini è diventato antifascita

Azione Giovane al presidente della Camera: ''non abbiamo nessun motivo per aderire al suo appello''

17 settembre 2008

"Sono convinto e non da oggi che la destra politica italiana e i giovani devono riconoscersi in alcuni valori: i valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale. Sono valori tipici di ogni democrazia e a pieno titolo antifascisti".
Queste le parole del presidente della Camera Gianfranco Fini ospite nei giorni scorsi della festa organizzata dai giovani di An.
Fini ha preso la sua posizione dopo le polemiche suscitate dalle dichiarazioni del ministro della Difesa Ignazio La Russa e del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulle leggi razziali e la Repubblica di Salò (LEGGI). "E' doveroso dire che non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buona fede, combatteva per la parte sbagliata". Quindi, "i resistenti stavano dalla parte giusta mentre i repubblichini combattevano per una causa sbagliata". "In Italia - ha aggiunto Fini - non tutti coloro che si professavano antifascisti erano democratici, mentre chi è democratico è a pieno titolo antifascista". "La destra deve riconoscersi in questi valori che sono a pieno titolo antifascisti, proprio per superare il passato, non per archiviarlo, ma per costruire una memoria che consente al nostro popolo di andare avanti".

Le parole del presidente della Camera hanno parecchio urtato "l'orgoglio" di Federico Iadicicco, consigliere provinciale del Pdl e presidente di Azione Giovani a Roma, che sul sito www.azionegiovaniroma.org ha rivolto una lettera aperta agli italiani in merito al dibattito di questi giorni sull'antifascismo. "Ce l'ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo", questo uno dei passaggi della lettera.
"Circa due anni fa - ha scritto Iadicicco -, non nel 1943, il più importante sito della rete antifascista italiana, Indymedia, pubblicò un articolo di commento a una iniziativa di Azione giovani di Roma e ritenne utile mettere vicino al mio nome anche il mio indirizzo di casa, con l'evidente intento di puntare l'indice contro di me e di indicarmi come bersaglio da colpire. Ho pensato: 'Come potrei aderire alla cerchia dei miei aguzzini? Come potrei dichiararmi antifascista?". Ed ancora: "Sono andato un po' indietro nel tempo fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che alcune decine di ragazzi come me, che facevano quello che faccio io oggi, sono stati uccisi dall'odio degli antifascisti e francamente a quel punto sono crollato".
"Ce l'ho messa tutta - conclude Iadicicco - per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo. A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell'antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti".

La presa di posizione di Iadicco ha scatenato la reazione di Pina Picierno, ministro ombra delle politiche giovanili del Partito Democratico. "La lettera di Iadicicco, è un documento preoccupante, ma fa finalmente chiarezza. Iadicicco ci fa partecipi del suo sofferto quanto inconcludente percorso interiore per ripudiare il fascismo, che lo avrebbe portato invece a scorgere nuovi motivi per continuare ad esserne fieramente sostenitore. Non è che l'ennesima testimonianza del fatto che - continua la Picierno - purtroppo, le coraggiose affermazioni di Fini alla festa dei giovani di An non sono condivise dalla stragrande maggioranza del partito, come dimostrano le goffe precisazioni di Alemanno e La Russa. Anzi, proprio i militanti più giovani, che sabato hanno ascoltato dalla viva voce del loro leader quelle affermazioni, ne prendono nettamente le distanze".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

 

 

 

 

 

 

 

 

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17 settembre 2008
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