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Solo gli stolti non cambiano idea (ma non è sempre così)

Ma come si può pensare di risolvere la crisi del commercio riaprendo al traffico un area pedonale di un centro storico?

19 settembre 2014

Abbiamo solidarizzato col sindaco di Bagheria Patrizio Cinque nel momento in cui ha ricevuto, insieme ad un componente della sua giunta, minacce di morte, e torneremo a farlo se ce ne fosse di nuovo bisogno. Gli abbiamo riconosciuto il coraggio e la determinazione nel voler cambiare settori e aspetti dell’amministrazione mai sfiorati da altri prima d’ora e che nel tempo sono diventati sempre più corrotti e ingarbugliati. Abbiamo rivolto a lui la nostra comprensione e la nostra fiducia, consapevoli delle abnormi problematiche che lui e la sua giunta devono quotidianamente affrontare. Ma l’intenzione di riaprire corso Umberto alle automobili, cedendo così alle richieste dei commercianti che continuano ostinatamente ad attribuire l’enorme crisi che stanno attraversando alla pedonalizzazione di quello che tutti i bagheresi conoscono come "u stratuneddu", proprio non riusciamo ad accettarlo.

Queste le parole del sindaco Cinque: "Abbiamo avviato una discussione con i commercianti. Abbiamo pensato al problema della sicurezza, ma anche ai servizi che mancano. Siamo addivenuti ad un compromesso: riapriremo il corso perché si deve fare un percorso nuovo. Sarà aperto per 6 mesi. L’idea di fondo è comunque quella di creare un centro commerciale naturale a Bagheria. Vogliamo lavorare sui servizi con parcheggi e navette. Parleremo con i commercianti. Sarà una cosa più grossa. Non parliamo solo del corso Umberto, ma tutto il centro storico. Coinvolgeremo tutti i commercianti. Penseremo ai servizi come i posteggi ma anche  agli arredi che dovranno essere attivati dagli stessi commercianti. Abbiamo un competitor che è il centro commerciale Forum e dobbiamo essere attrattivi".
Ecco, il sindaco ha parlato con i commercianti, coinvolgerà i commercianti, si metterà d’accordo con i commerciati... E tutti gli altri bagheresi?
Ultimissime informazioni dicono che il sindaco non avrebbe firmato alcun provvedimento e che nessuna decisione sarà presa su corso Umberto che non veda il coinvolgimento dei cittadini.

Al di la di tutto, sapendo perfettamente che solo gli stolti non cambiano idea, e aspettando di saperne di più e con più precisione, di seguito vogliamo pubblicare quanto scriveva Il Grillo di Bagheria, di cui il sindaco Cinque faceva parte, proprio a proposito della chiusura di corso Umberto.

Corso Umberto: ecco la nostra idea di isola pedonale
Scritto il 23 aprile 2013, Il Grillo di Bagheria

Dalla parte dei commercianti, mantenendo il corso chiuso - Il Movimento Cinque Stelle intende, attraverso questo comunicato, ribadire la propria posizione sul Corso Umberto, oggi più di prima, anche in relazione agli ultimi avvenimenti di cronaca che hanno riguardato la nostra città, con numerosi atti vandalici a danni di attività commerciali, e a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di aprire il Corso nelle ore notturne fino alle 9,00 del mattino.
In una Bagheria che si disgrega sempre più, il Corso Umberto rappresenta probabilmente l’unico spazio aggregativo e riteniamo che anche solo valutarne la possibile apertura al traffico sia la scelta meno adeguata da perseguire. L’apertura del corso non potrà garantire, a nostro avviso, nè maggiore sicurezza nè la ripresa del tessuto economico, già fortemente penalizzato a causa di una crisi generalizzata e diffusa in tutta Italia, che non dipende certamente dalla chiusura di una strada al traffico. Basta chiedere ai commercianti bagheresi di altre zone della città. Ci siamo già schierati a favore del Corso chiuso e lo ribadiamo, suggerendo alcune  proposte elaborate insieme a tanti cittadini ascoltati a riguardo.
Innanzitutto, riteniamo sia fondamentale garantire sicurezza nell’immediato, con un pattugliamento notturno su Corso Umberto e Corso Butera, ad opera del personale in dotazione al Comando dei Vigili Urbani; il personale potrebbe trovare ricovero notturno presso il CIT di Bagheria, già utilizzato nelle ore diurne come Centro di Informazione Turistica. A ciò va aggiunta la chiusura reale di tutti gli accessi, notte e giorno,  per evitare l’ingresso di auto che possono essere utilizzate  anche come mezzi per scassinare attività commerciali.

Al contempo occorre attivare una serie di misure necessarie per agevolare le attività commerciali attraverso:

Agevolazioni fiscali:
- pressando le istituzioni competenti per l’attivazione delle Zone Franche Urbane;
- riduzione dell’IMU del 30% per i proprietari di locali sfitti e proprietari affittuari  che in cambio dovranno però ridurre l’affitto ai commercianti in crisi;
- esenzione del pagamento del suolo pubblico;
- garantire incentivi per quelle attività esistenti sul Corso che vogliono trasferire la propria attività in un’altra zona di Bagheria.

Rimodulazione delle aree parcheggio:
- le scuole Bagnera e G.Cirincione dispongono di ampi parcheggi che si potrebbero sfruttare durante la chiusura delle scuole (sabato e domenica in particolare). Il parcheggio potrebbe essere gratuito solo per chi fa degli acquisti sul Corso Umberto. Si potrebbero prevedere dei servizi navetta e di bike-sharing.

Completamento delle opere di urbanizzazione del Corso Umberto:
- pensiamo per esempio alla fontana sita al termine del Corso, alle difficoltà che i disabili affrontano per fruire il Corso, all’assenza di arredo urbano;
- sistemazione e riapertura dei bagni pubblici;
- valorizzazione di Villa Vittime della Mafia quale Spazio Verde della città come previsto nel progetto originario, con giochi per bambini (uno scivolo, un’area con la sabbia…);
- ripristino degli elementi distrutti: marciapiedi, canali delle acque reflue, vasi e verde presente nel corso.

Creare un circuito delle ville:
- un circolo virtuoso di collegamento tra Villa Cutò, Villa Cattolica, Palazzo Butera, Corso Umberto e Villa Palagonia da promuovere attraverso le agenzie turistiche e tour operator;
- prevedere un fitto calendario di attività ludico ricreative sul Corso;
- collegare gli esercenti attraverso tagliandi sconto interscambiabili tra le varie attività.

Un’ analisi semiotica del LUOGO Corso Umberto suggerisce che il Corso Umberto diventi uno spazio molto più attrattivo, una galleria urbana attraverso cui il cittadino-consumatore viva l’esperienza dell’acquisto non limitato alla spesa ma come momento di interazione con i suoi concittadini. Il competitor numero uno del Corso Umberto è probabilmente il Forum di Palermo. Molti bagheresi preferiscono andare al Forum piuttosto che andare sul Corso Umberto. Si rifletta sul come trattenere il consumatore bagherese.
A queste iniziative, che invitiamo caldamente a essere prese in considerazione dall’amministrazione,  uniremo a breve una serie di nostri eventi del tutto gratuiti ed a costo zero per la cittadinanza per la stagione estiva che ci si prospetta. Il bene del cittadino viene prima di ogni cosa: dobbiamo cominciare ad intendere il Corso Umberto Pedonalizzato come una Risorsa e non come un ostacolo per lo sviluppo della città.
Resta comunque il nostro disappunto per la pessima gestione del Corso Umberto dalla precedente amministrazione Sciortino a quella attuale di Lo Meo. Non per tutto vi è bisogno di quantità ingenti di denaro, le idee migliori spesso sono a costo zero.

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19 settembre 2014
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