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Sono diventati tutti Assistenti Tecnici! Il 9 maggio a Palermo scioperono i veri A.T.

07 maggio 2008

Gli Assistenti Tecnici della provincia di Palermo il giorno 9 maggio aderendo allo sciopero del comparto scuola, manifesteranno presso la sede del C.S.A. di Palermo al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica circa la squallida vicenda degli ex enti-locali transitati allo stato dove hanno impropriamente occupato i posti in organico di assistente tecnico.

La storia di uno scippo: i "tecnici" di Palermo. E alcune considerazioni...
Di cosa parliamo. Circa 80 lavoratori degli enti locali assunti a loro tempo con la qualifica di bidello e più tardi in virtù di un concorso interno inquadrati come esecutore scolastico addetto ai servizi generali, che trasferiti ai ruoli del personale "collaboratore scolastico" A.T.A. dello Stato ai sensi dell'art.8 della legge n. 124 del 1999, ricorrevano avverso tale provvedimento, per le seguenti motivazioni:
- l'esser stati dequalificati professionalmente e conseguentemente l'esser stati sotto retribuiti;
- riconoscimento del trattamento economico già in godimento;
chiedendo pertanto il reintegro nei ruoli e negli enti di provenienza.

A seguito di questi ricorsi alcuni Giudici della Sezione Lavoro del Tribunale di Palermo, disponevano l'impossibilità di reintegro agli enti di provenienza e che i ricorrenti fossero da inquadrare nel corrispondente livello funzionale del personale A.T.A. dello Stato e pertanto con la qualifica di assistente tecnico, non tenendo assolutamente in conto: né della diversità di titoli di studio richiesti per l'accesso all'uno ed all'altro ruolo, né tanto meno delle mansioni contrattuali dei due profili professionali.
Gli stessi Giudici, in una delle sentenze emesse così recitavano: "non può essere accolta, invece, la domanda di risarcimento danni da dequalificazione professionale connessa all'errato inquadramento, in assenza di qualsivoglia prova circa le mansioni svolte in concreto dal ricorrente prima e dopo il trasferimento allo Stato e quindi, dell'effettivo impoverimento della professionalità acquisita durante il servizio alle dipendenze...".
Avveniva poi il tardivo intervento all'Avvocatura dello Stato nel presentare ricorso contro le sentenze di cui prima divenendo pertanto definitive ed esecutive.
Il C.S.A. di Palermo in ottemperanza alla applicazione delle sentenze provvedeva alla stipula dei contratti di assunzione a tempo indeterminato, e per gli stessi veniva prevista l'attivazione di corsi di qualificazione di 300 ore, tali da  permettere (a dire dell'amministrazione) l'acquisizione dei titoli richiesti per l'accesso al profilo di assistente tecnico. Tutto questo permettendo un palese difforme trattamento giuridico fra lavoratori, dove per taluni il possesso di un titolo (quinquennale) è previsto prima dell'avvio di una procedura selettiva, mentre ad altri si permette l'acquisizione di un surrogato in corso d'opera.

Nella primavera del 2007 l'USR della Sicilia provvedeva all'attivazione dei corsi di cui prima, iniziando e portando a termine quello per l'area AR20 - alberghiera -, mentre iniziato e subito sospeso per riprendere a settembre inoltrato, quello per AR02 - elettronica ed elettrotecnica -. In sintesi non era possibile sostenere tale corso durante il periodo estivo, tenuto conto che uno dei mali che affliggono la Sicilia oltre che quello del "traffico", così come citato in "Jonny stecchino" di R. Benigni, fra questi vi è anche il "caldo".
Ci sarebbe da chiedersi circa la scelta di due sole aree, quelle prima citate e non altre piuttosto che anche altre, verso le quali si è pensato bene di dirottare i lavoratori in questione.
E' lecito pensare che tale scelta sia stata suggerita semplicemente da un ragionamento pratico e cioè dalla maggiore disponibilità di posti di quella tipologia a livello di organico provinciale?
In effetti, organizzare corsi di formazione per tutte le aree esistenti nel profilo di assistente tecnico, non sarebbe stata impresa agevole!
Perché però non pensare di effettuare corsi di formazione, secondo le maggiori propensioni, attitudini o dove possibile, riconducibili alle professioni svolte dai soggetti interessati ancor prima di accedere al pubblico impiego? E ciò tenuto conto che nella stragrande maggioranza dei casi non si ha un percorso scolastico di estrazione tecnica al quale riallacciarsi.

E' cronaca recente che altri dieci ex-lavoratori degli enti locali transitati dalla provincia allo stato, hanno ottenuto sentenza definitiva circa il riconoscimento della qualifica di Assistente Tecnico e una sentenza riguardante circa 122 ex lavoratori comunali avente lo stesso life motiv starebbe per essere emessa.
Ancora una volta, dunque, i Giudici della Sezione Lavoro del Tribunale di Palermo si sono espressi in tal modo, ancora una volta l'Avvocatura dello Stato non ha presentato ricorso e si ha motivo di pensare che questo possa essere anche il futuro intendimento.

Aldilà di quelli che sono gli schietti compiti istituzionali del profilo di appartenenza, il personale impegno degli A.T. è sempre stato rivolto ai bisogni degli allievi attraverso una stretta collaborazione con i docenti di tutte quelle discipline che si avvalgono dell'uso dei laboratori.
Grazie alla crescita della dotazione infrastrutturale, negli anni sono maturate e accresciute le competenze necessarie per l'implementazione di nuovi processi operativi che hanno fatto leva sul valore aggiunto offerto dalle tecnologie, permettendo al personale tecnico in servizio di trarre beneficio dalle azioni di formazione con conseguente crescita professionale. Alcuni istituti della provincia, oggi sede di Centro Polifunzionale di Servizio, in questi ultimi anni hanno sviluppato una notevole esperienza nella gestione di attività formative, di orientamento e di altri servizi rivolti alle persone ed alle organizzazioni, con significative esperienze negli ambiti:
- Applicazione web per l'acquisizione dei bisogni formativi;
- Sperimentazione di videoconferenza;
- Sperimentazione di diffusione di contenuti multimediali in video streaming;
- Sicurezza in rete;
- Controllo della qualità di navigazione.

La gestione di tali strumenti, dotati di alta tecnologia, consente di mettere insieme logiche di comunicazione a vari livelli comprese le emulazioni di ambienti per riunioni e simulazione di formazione frontale (e-learning).
Sembra opportuno rilevare come l'ormai alto grado di tecnologizzazione delle scuole, così come l'alto grado di responsabilità e l'elevato livello di competenza richiesta per la gestione della parte amministrativa, sia tale che il gap fra il grado di conoscenze e professionalità in possesso dalle persone di cui prima (legittimamente non tenuti ad avere per il ruolo precedentemente occupato) e quelle oggi richieste per una efficiente funzionalità del "complesso sistema scuola", non sia assolutamente superabile attraverso l'attivazione di corsi di qualificazione o altro tecnicismo del genere.

Assolutamente certo è il fatto che già con l'iniziare del prossimo anno scolastico, circa 80 Assistenti Tecnici per i quali i requisiti culturali richiesti, la cui esperienza e professionalità acquisita nel tempo e le mansioni svolte sono certe diverranno "disoccupati", mentre non si conosce ancora il destino dei restanti assistenti tecnici in relazione alla imminente conclusione dei circa 122 ex lavoratori comunali e di tutti quelli il cui iter giudiziaro non è giunto a termine.
Ancora, non sono pochi quegli A.T. che hanno conseguito il diploma di laurea, il quale di certo contribuisce a garantire alle scuole personale con un adeguato bagaglio culturale.
Tutto questo dovrebbe essere preferito a lavoratori di varia provenienza e - purtroppo - scarsa preparazione e culturale e di indirizzo specifico. Ma probabilmente non è così!

Giuseppe Clemente [Tecnici ITC Luigi Sturzo - Bagheria]

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07 maggio 2008
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