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Sono stati rapiti in Somalia una settimana fa...

Il presidente Napolitano ha lanciato un appello per i due volontari italiani sequestrati

27 maggio 2008

Rapiti in Somalia una settimana fa, le ultime notizie sui due volontari italiani della Ong Cins (Cooperazione internazionale nord sud), la ragusana Iolanda Occhipinti, 51 anni, e il pistoiese Giuliano Paganini, 64 anni, sequestrati insieme ad un loro collega somalo, Abderhman Yusuf, sono quelle avute all'indomani del sequestro dal ministro degli Esteri Franco Frattini. "I cooperanti italiani rapiti ieri in Somalia stanno bene", ha assicurato il ministro, dopo di che ha rinnovato ai giornalisti l'invito alla cautela nel diffondere notizie per evitare che "venga messa a repentaglio la sicurezza dei due connazionali". Richiesto, dunque, il silenzio stampa, rispettato anche dalla Farnesina che ha mantenuto "il più stretto riserbo" sul sequestro.
Il ministro Frattini ha giustificato la decisione con la "delicatezza delle circostanze" e la "particolare pericolosità della zona" in cui sono stati rapiti Giuliano Paganini, Iolanda Occhipinti e il cooperante locale. Il riserbo è "indispensabile per non intralciare l'azione tesa ad assicurare l'incolumità degli ostaggi" ha insistito Frattini.

E dopo sette giorni di assoluto riserbo a riaccendere i riflettori sul caso sono state le parole pronunciate ieri, in occasione della Giornata dell'Africa, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che per i tre rapiti ha chiesto: "Un forte impegno per la loro liberazione", assicurando la sua vicinanza alle autorità che si stanno occupando delle trattative.
Napolitano ha parlato della Somalia sconvolta dalla guerra e ha ribadito "il nostro sforzo volto a promuovere il processo di riconciliazione nazionale", e sottolineando come "l'Italia sia impegnata a favorire stabilità e sicurezza e ad alleviare le drammatiche condizioni umanitarie in cui vivono molte popolazioni".

Ritornando al sequestro, ad oggi non ci sarebbero né rivendicazioni, né richieste di riscatti, e anche l'identità dei sequestratori sarebbe da accertare. Il governo italiano continua a lavorare per stabilire un contatto ed aprire le trattative. Non è escluso nemmeno che i tre siano stati vittime di un equivoco circa la reale natura della loro attività in Somalia.

- Rapiti in Somalia due volontari italiani (Guidasicilia.it, 21/05/08)

[Nella foto Iolanda Occhipinti]

 

 

 

 

 

 

 

 

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27 maggio 2008
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