Sos Ballarò incontra il sindaco Leoluca Orlando e la giunta
L’incontro pubblico per fare il punto sulle problematiche che riguardano il quartiere Albergheria e il mercato storico di Ballarò
Oggi pomeriggio, presso l'ex sala falegnameria dell'Oratorio di Santa Chiara è previsto un nuovo incontro pubblico a Ballarò organizzato dall'assemblea di quartiere Sos Ballarò insieme con la giunta, i presidenti delle partecipate e il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, per fare il punto a distanza di poco più di due anni dal primo incontro (novembre 2015), sulle problematiche che riguardano il quartiere Albergheria e il mercato storico di Ballarò.
Nel 2015 si sollevarono diverse questioni irrisolte e urgenti contenute in un documento, a distanza di due anni sono ancora diversi i punti inevasi, tra questi:
- la pedonalizzazione e l'arredo urbano del mercato storico di Ballarò;
- l'approvazione da parte del consiglio comunale del Rum (Regolamento Unico dei Mercati) e la concessione ai mercatari dell'utilizzo del suolo pubblico da parte del Comune e quindi di essere in regola;
- l'avvio della raccolta differenziata all'interno del mercato e nel quartiere Albergheria;
- la formalizzazione del mercato area di libero scambio del mercato di San Saverio;
- la pedonalizzazione di alcune piazzette del quartiere e quindi l'installazione di arredi e fontanelle;
- lo sblocco burocratico della vicenda in cui è finita piazza Mediterraneo e il conseguente progetto per il rifacimento della strada, già concordato e curato dall'ufficio Città Storica;
- la segnaletica per il mercato storico e per i monumenti all'interno del quartiere;
- l'inserimento nel sito internet del Comune di Palermo di un'area tematica che promuova i mercati storici;
- la creazione dell'area wi-fi lungo tutto il mercato; la messa in sicurezza e soprattutto il restauro dei palazzi di proprietà comunale e non, lungo il mercato.
Queste e tantissime altre vertenze, aperte dall’assemblea Sos Ballarò lungo questi due anni sono per i residenti del quartiere questioni importanti, per allontanare quel senso di abbandono che in moltissimi residenti serpeggia.
L'invito è esteso a chiunque condivida la necessità di un coinvolgimento degli abitanti, degli operatori economici, culturali e sociali nei processi decisionali che riguardano il luogo dove si vive e si lavora.