SOTTO FALSO NOME

Ci sono persone che non si accontentano di vivere una sola vita. Serge Novak (Daniel Auteil) è l'autore del capolavoro letterario "Il viaggio d'inverno". Nonostante la celebrità, la sua esistenza è un mistero. Ad iniziare dal nome: Serge Novak è solo uno pseudonimo dietro cui si nasconde Daniel Boltanski, uomo ricco, rispettabile e sposato con un avvocato italiano, Nicoletta.
Nicoletta ha un figlio, Fabrizio, nato da un precedente matrimonio, che sta per sposarsi a Capri. Durante il viaggio in aliscafo per recarsi sull'isola, Daniel incontra Mila, la futura moglie di Fabrizio. Ignaro della sua vera identità passa la notte con lei e in seguito, nonostante il matrimonio, tra i due inizia una relazione passionale. Ma la fama di 'Novak' è pari alla sua ossessione per la privacy, che qualcuno cerca di mandare all'aria con un ricatto: la rivelazione delle sue colpe, presenti e passate, corredate con tanto di documentazione fotografica, tra cui un segreto che riguarda la vita, e la morte, di Serge Novak. Con l'aiuto del suo agente, lo scrittore cerca di capire chi lo sta minacciando...
"Un micidiale gioco a nascondino con l'apparenza e con la verità che è la vita" (Roberto Andò).

Distribuzione Medusa
Durata 110'
Regia Roberto Andò
Con Daniel Auteil, Anna Mouglalis, Greta Scacchi
Genere Noir

È la seconda volta che Roberto Andò si lascia affascinare dalla figura di uno scrittore costruendovi attorno un film. Dopo Il manoscritto del principe dedicato a Tomasi di Lampedusa, il regista palermitano si addentra ancora una volta nel mondo degli scrittori

Biografia di Roberto Andò
Regista palermitano. Autore di diversi spettacoli teatrali di cui ha curato anche la regia. E' stato assistente di Francesco Rosi, Federico Fellini, Michael Cimino e Francis Ford Coppola. E' direttore artistico del Museo Internazionale delle Marionette e delle Orestiadi di Gibellina. Il suo primo film "Robert Wilson Memory/Loss. Fragments of a Poetic Biography" (video, 1994) è stato presentato alla 51a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione 'Finestra sulle immagini'. Il suo primo lungometraggio "Diario senza date" (1995), anche questo presentato a Venezia, ma nella sezione 'Iniziative Speciali', è stato premiato per la miglior regia al fesival di Sulmonacinema e al festival Cittadella del cinema indipendente di Arezzo. E' stato anche critico cinematografico de 'Il Globo' e collaboratore di 'Reporter'.