Spendaccioni e risparmiatori d'Italia: quanto spendono gli italiani nell'annuario 2005 dell'Istat
A Sud più risparmiatori a Nord spendaccioni
A Bolzano non si bada a spese e in modo particolare quando si tratta della casa, in Sicilia invece ogni spesa è fatta con grande attenzione, soprattutto per gli acquisti di generi non alimentari.
Le abitudini di spesa degli italiani si differenziano da Nord al Sud al punto che lo scorso anno una famiglia siciliana ha speso in media quasi la metà di una della provincia autonoma dell'Alto Adige.
Ce lo dice l'annuario Istat 2005 dove si possono trovare anche i dati sugli italiani più spendaccioni e più oculati. Secondo le rilevazioni Istat, all'estremo Nord dell'Italia la spesa famigliare mensile è stata infatti di circa 3.100 euro, mentre in Sicilia si sono superati appena i 1.600 euro al mese.
A variare sono soprattutto i consumi per i prodotti non alimentari (oltre 2.600 euro al mese a Bolzano, 1.250 circa nell'Isola contro una media nazionale di 1.928 euro) mentre sono sostanzialmente in linea quelli per gli alimentari (478 nella provincia del Nord, 423 in Sicilia rispetto ai 452 euro al mese della media italiana).
I dati dell'Istat sulla spesa delle famiglie inglobano anche i prezzi: va quindi tenuto conto, quando si guarda alla spesa mensile, anche delle differenze di prezzo tra Nord e Sud. Ma oltre ai costi dei prodotti a variare su e giù per la penisola sono anche le abitudini di consumo. A Nord si tende infatti a spendere di più per la casa, per i trasporti, per i combustibili ed anche per la sanità, mentre al Sud prevalgono alimentari e tabacchi. A superare nettamente la media italiana complessiva di 2.381 euro al mese, oltre a Bolzano è anche la Lombardia (2.800 euro), seguita da tutte regioni del Nord: Emilia Romagna (2.761 euro), Veneto (2.716 euro) e Piemonte (2.612 euro la mese).
Molto più parsimoniosa è invece l'altra provincia autonoma del Trentino Alto Adige: a Trento le famiglie hanno speso lo scorso anno 2.221 euro, al di sotto quindi della media nazionale. Più che su spese per la casa, per prodotti e servizi vari, in città si risparmia soprattutto sui generi alimentari: la spesa delle famiglie è stata nel 2004 la più bassa d'Italia, appena 369 euro.
Oculati nel mangiare sono anche i friulani: 395 euro in un mese. All'opposto, la regione in cui per pranzi e cene non si bada affatto a spese sono le Marche che con 505 euro al mese si piazzano al top della classifica. Seguono quasi tutte regioni del Sud, dove sedersi a tavola è quasi un rito: la Campania con 495 euro, la Calabria con 462 euro, Abruzzo e Molise entrambe con 459 euro. A spezzare il monopolio del Mezzogiorno è però la Lombardia, dove la spesa familiare per il cibo è arrivata lo scorso anno a 478 euro. [la Repubblica]