Spending Review: entro giugno 4,2 mld di tagli
Dai cittadini e dalle associazione 130mila mail di segnalazione sprechi
Entro il mese di giugno saranno varati tutti gli strumenti operativi per ottenere le riduzioni di spesa programmate (decisione del Consiglio dei Ministri del 30 aprile scorso), pari ad almeno 4,2 miliardi di euro, su un volume di spesa considerata aggredibile di circa 100 miliardi.
E' quanto comunicato dal governo al termine del Comitato interministeriale per la revisione della spesa, presieduto dal presidente del Consiglio Mario Monti e composto dal ministro per il programma di governo Piero Giarda, dal ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Filippo Patroni Griffi, dal viceministro dell'Economia e delle Finanze, Vittorio Grilli e dal sottosegretario di Stato alla Presidenza Antonio Catricalà.
Enrico Bondi, commissario straordinario per la spending review, ha illustrato il lavoro condotto sino a oggi e ha presentato, come previsto dal decreto legge pubblicato l'8 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, il 'cronoprogramma' per la razionalizzazione della spesa dell'acquisto di beni e servizi. Il commissario, continua il comunicato della presidenza del Consiglio, ha intrapreso un'analisi degli attuali strumenti di controllo dei prezzi negli acquisti di beni e servizi da parte della PA. I primi risultati di tale analisi suggeriscono la possibilità di una serie di azioni per realizzare un sistema di acquisto realmente integrato e performante, in grado di ottimizzare il prezzo unitario di acquisto.
Dal lavoro sin qui svolto emerge che, grazie alla creazione di un sistema "a rete" per gli acquisti e all'individuazione di indicatori per le quantità, già nella seconda parte del 2012, possa essere conseguito un risparmio rispetto agli attuali volumi di spesa.
Il commissario si è anche avvalso delle segnalazioni ottenute dalla consultazione pubblica sulla revisione della spesa che si chiude oggi, martedì 29 maggio. Più di 130.000 cittadini e associazioni hanno scritto al governo, segnalando inefficienze e sprechi e proponendo soluzioni per razionalizzare la spesa pubblica. Alcune di queste hanno motivato un'indagine specifica, in particolare nel caso denunce ricorrenti apparivano provenienti da territori diversi.
Al termine della riunione è stato deciso di riconvocare il Comitato interministeriale per il 12 giugno prossimo, quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli ministeri, in applicazione della direttiva del presidente del Consiglio adottata il 3 maggio scorso. Su tale base, ciascun ministro deve proporre un progetto contenente sia gli interventi di revisione e riduzione della spesa atti a generare i risparmi previsti, sia misure di razionalizzazione organizzativa e di risparmio per gli esercizi futuri entro il 31 maggio 2012. Per il 12 giugno sono attesi i risultati della spending review interna ai singoli ministeri e su tale base ogni ministro dovrà proporre un progetto e un programma di tagli.
“Ci saranno sicuramente dei tagli - ha detto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri -, questo credo sia accertato, ma i livelli di sicurezza non saranno abbassati”.
I tagli su 100 miliardi di spesa pubblica con un possibile risparmio di 4,2 miliardi di euro entro l'anno “deve essere soltanto l'inizio, mi aspetto molto di più" ha concluso il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
"La spending review deve partire dalla casa del 'padrone', ovvero da Palazzo Chigi" ha detto, in una nota, il senatore dell'Idv, Stefano Pedica. "Basta pensare, parlando di sprechi - continua - che a Palazzo Chigi c'è un ospedale interno, che costa 2 milioni all'anno e dove lavorano undici medici pagati fino a 240 mila euro. Poi, sempre a Palazzo Chigi, ci sono le auto blu che costano 2 milioni, 400 dirigenti per i quali vengono sborsati 60 milioni e altri benefit per un importo complessivo di 3 miliardi". "Volendo fare una seria revisione della spese - ha concluso - si potrebbero anche tagliare le Province, risparmiando così 9 miliardi. E rinunciando all'acquisto degli F 35, si potrebbero ricavare altri 10 miliardi. Insomma, fare i conti è facile e a costo zero, basta volere fare cose giuste ed eque. Sospendano la parata del 2 giugno, inutile e costosa in un momento difficile del nostro Paese".
"Mi fa piacere l'annuncio del ministro Giarda: è bene che la spending review abbia come target 100 miliardi di euro e non 4 o 5 miliardi - ha detto Angelino Alfano, segretario del Pdl -. E' una cifra adeguata, l'unico modo con il quale potremo proporre meno tasse, meno sprechi, meno debito pubblico". E ha aggiunto che "l'obiettivo di fondo deve restare la diminuzione delle tasse". Secondo il leader del Pdl "per sostenere la crescita fin da subito" alcune risorse possono essere ricavate presto già dai risparmi che saranno realizzati grazie alla spending review.
"Siamo d'accordissimo con la spending review, ma non creiamo troppe aspettative. E' vero che forse sprechiamo un sacco da alcune parti, ma è altrettanto vero che poi non abbiamo i soldi per la benzina delle volanti" ha affermato Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, a proposito dell'annuncio del ministro Piero Giarda sulla possibilità di incidere su 100 mld di risparmi nell'ambito della spesa pubblica. "C'è necessità di fare risparmi, ma non aspettiamoci troppo nel breve termine", ha concluso Bersani. [Adnkronos/Ign]
- Una spending review da 100 mld (Guidasicilia.it, 28/05/12)