Spezzata in due !
Ancora una tragedia sfiorata e disagi senza fine. L'autostrada A19 PA-CT chiusa per il cedimento di un pilone all'altezza del viadotto Himera
Ancora una tragedia sfiorata. E’ grave, gravissimo quanto avvenuto nei giorni scorsi lungo l’autrostrada A19, tra le principali arterie siciliani che collega Palermo e Catania. A causa di una frana uno dei piloni del viadotto Himera ha ceduto provocando l’assoluta inagibilità del tratto e la consequenziale chiusura di entrambi i sensi di marcia, con tutti i gravissimi disagi che ne derivano.
Il pilone dovrà essere rimosso e i lavori potrebbero durare anni. E' questa l'indicazione venuta dal sopralluogo dei tecnici. Il pilone si è spezzato alla base e, inclinandosi, si è adagiato sull'altra campata. La rimozione della struttura è perciò giudicata una misura preliminare per ricostituire le condizioni di sicurezza e riaprire il traffico su una sola carreggiata. Sulla seconda campata i tecnici hanno posizionato apparecchi rilevatori in grado di segnalare anche piccoli spostamenti.
L'entità degli interventi è tale da essere prolungata nel tempo. I lavori di ripristino potrebbero durare qualche anno e non riguarderanno solo la campata ma anche il tratto della statale 120 Scillato-Caltavuturo dove si è verificato l'ultimo movimento lungo la frana aperta dieci anni fa. La strada si è abbassata e a valle si è formata una voragine.
E la polemica politica è scoppiata furente. Da Palazzo Chigi arriva un'accusa gravissima. "La verità va detta tutta: quel versante franato che ha distrutto il viadotto dell'autostrada Palermo-Catania poteva essere messo in sicurezza, e Anas e Regione potevano e dovevano intervenire già dieci anni fa e nessuno lo ha fatto. Nemmeno a noi è mai arrivata la segnalazione del rischio".
Sono le parole pesanti di Erasmo D'Angelis, Coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi, #italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche. "Ma quella frana - ha proseguito D'Angelis - non è un indizio, è la prova non solo della mancanza di monitoraggi, cure e manutenzioni ordinarie del nostro territorio più fragile nelle Regioni più a rischio, ma anche di sciatteria, disorganizzazione, disattenzioni, abusi, scarsissimo interesse anche nel dibattito pubblico al gravissimo problema del dissesto idrogeologico". "C'è solo da vergognarsi - sostiene D'Angelis - per il mancato utilizzo di fondi per mettere in sicurezza frane e città. Altro che tesoretto, noi siamo arrivati a scovare il doppio anzi il triplo della cifra scoprendo e recuperando risorse inviate dallo Stato e non spese, soprattutto al Sud, per contrastare il dissesto e costruire depuratori: sono oltre 5 miliardi negli ultimi 15 anni, che facciamo spendere solo oggi. Questa è l'Italia da cancellare".
"Bisogna essere molto chiari, l'Anas non è un ente regionale. Più volte abbiamo incontrato l'Anas e non ha mai comunicato che tra le opere da monitorare c'era anche il ponte dell'autostrada Palermo-Catania. Finiamola con gli scaricabarile".
Questa la replica del governatore della Sicilia Rosario Crocetta ad Erasmo De Angelis. "Sciatteria? Tutti bravi sono a parlare - ha aggiunto Crocetta - Non facciamo il gioco delle tre carte. Se dieci anni fa è stata fatta una segnalazione ne prendo atto ma io non ero al governo e al mio governo non è stato comunicato nulla. In ogni caso il tema non è questo, bisogna invitare l'Anas ad agire per risolvere il problema intanto proponendo subito percorsi alternativi, senza perdere tempo in polemiche inutili".
Ieri pomeriggio il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Crocetta, rassicurandolo "sul forte impegno dell'Anas a predisporre entro la prossima settimana il progetto di demolizione del viadotto Himera (carreggiata in direzione Catania) dell'autostrada A19 Palermo-Catania e ad avviare alcuni interventi di manutenzione straordinaria sui percorsi alternativi". Si legge in una nota dell'Anas.
"Ciucci ha anche confermato al presidente Crocetta - prosegue la nota - che il movimento franoso, che non si è ancora fermato, al momento non ha interessato la carreggiata della A19 in direzione Palermo e che, dopo i lavori di demolizione, sarà possibile valutarne la riapertura a doppio senso di circolazione, al fine di ridurre significativamente i disagi per gli utenti".
"Il viadotto Himera - conclude la nota - non aveva necessità di alcun monitoraggio in quanto la struttura, prima dei noti fatti, risultava perfettamente efficiente a seguito dei controlli periodici dei tecnici di Anas".
Dopo il colloquio telefonico, Ciucci e Crocetta hanno concordato un incontro per oggi pomeriggio a Roma.
Intanto, l’Anas invierà una relazione sull'accaduto alla Procura della Repubblica di Termini Imerese. Dopo l'esame del documento la magistratura deciderà se aprire un'inchiesta sulla frana. Un'altra informativa sarà inviata alla stessa procura anche dai carabinieri.