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Stancanelli e Buzzanca battono cassa

I sindaci di Catania e Messina, città con i conti in rosso, scrivono a Mario Monti

15 febbraio 2012

Il comune di Catania è al collasso ed il sindaco scrive al premier Mario Monti, chiedendo un suo immediato intervento. "Se non verrà garantita l'erogazione delle spettanze dovute dai trasferimenti previsti, circa 50 milioni di euro, il Comune non sarà più in grado di assicurare l'erogazione dei servizi essenziali - primi fra tutti quelli connessi al ciclo di smaltimento dei rifiuti - con evidenti riflessi di ordine pubblico e sulla salute e la sicurezza dei cittadini e si vedrà costretto a venir meno ai propri impegni nei confronti delle cooperative impegnate nell'erogazione dei servizi sociali, oltre che nei confronti dei propri dipendenti e delle società partecipate". È quessto uno dei passaggi principali della lettera che il primo cittadino, Raffaele Stancanelli, ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, anche nella qualità di responsabile del dicastero dell'Economia, al ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e all'assessore regionale alle Finanze, Gaetano Armao, per sollecitare l'erogazione delle risorse (40 milioni di euro dallo Stato e 10 dalla Regione) già stanziate per il Comune capoluogo etneo ma ancora non accreditate nelle casse di palazzo degli elefanti.

Da Catania a Messina, dove il Comune si trova in una grave situazione di carenza di liquidità di cassa e rischia di non potere garantire neanche i servizi essenziali come "lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il trasporto pubblico, l'erogazione dei servizi sociali ed il pagamento delle retribuzioni agli oltre 1700 dipendenti comunali". Anche il sindaco della città sullo Stretto, Giuseppe Buzzanca, ha deciso di scrivere ed inviare una lettera al presidente del Consiglio e al ministro dell'Interno, per sollecitare "l'accreditamento dei trasferimenti statali per evitare gravi ripercussioni sull'ordine pubblico e riflessi sulla sicurezza della cittadinanza".
Nella missiva, il primo cittadino sollecita in particolare "i trasferimenti assegnati dallo Stato, quali saldo del contributo ordinario 2011, pari a circa 6.292.172 euro e la prima rata dei trasferimenti per l'esercizio 2012, pari a 30.890.095 euro". Buzzanca ha chiesto anche la "sollecita erogazione degli importi creditizi che il Comune di Messina vanta nei confronti della Regione siciliana per l'anno 2011, pari a 3.502.445 euro".

Insomma, due situazioni quasi uguali, due lettere molto simili. Il premier Monti risponderà ai due primi cittadini che battono cassa?

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno - Italpress]

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15 febbraio 2012
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