Stangata 2010
L'allarme dei consumatori: tra aumenti e ''nuovi balzelli'' sarà un anno nero
L'anno nuovo porterà una vera e propria stangata per gli italiani: secondo un'indagine di Federconsumatori - Adusbef, si tradurrà in un esborso di 596 euro a famiglia. In particolare, spiegano le due associazioni dei consumatori, ogni famiglia pagherà 130 euro in più (15%) per le Rc Auto; 65 euro in più per le tariffe aeroportuali (pari a 3 euro a biglietto); 55 euro in più per ogni ricorso al giudice di pace per multa; 28 euro in più per la bolletta della luce; 18 euro in più per l'acqua; 65 euro in più per prendere un treno; 35 euro in più per la Tarsu; 30 euro in più per i servizi bancari; 80 euro in più per le rate dei mutui e 90 euro in più per i carburanti. Il totale è, appunto, 596 euro di cui 120 "di nuovi balzelli".
In particolare, spiegano le associazioni, "il comma 200 della Finanziaria istituisce a decorrere dal 1 gennaio 2010, anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo a favore dei gestori aeroportuali, che invece di tirare fuori mezzi propri per finanziarsi, lo fanno a spese dei viaggiatori configurando una vera e propria stangata tariffaria pari ad almeno 65 euro l'anno a carico dei viaggiatori". "Il comma 215 sulle spese di giustizia - aggiungono - introduce il contributo unificato pari a 103,3 euro a carico dei lavoratori licenziati che fanno ricorso in Cassazione, con la beffa della compensazione delle spese legali", mentre "il comma 6-bis della stessa legge finanziaria istituisce un ulteriore balzello, pari ad un contributo minimo di 38 euro a carico di quei cittadini che osano fare ricorso contro gli agguati degli autovelox, che i Comuni installano perchè sono alla canna del gas e in tal modo recuperano risorse in bilancio. Per impugnare una multa di circa 45 euro davanti al Giudice di Pace, occorre spenderne circa 55 tra i costi di 3 raccomandate bolli e contributo unificato non previsti in precedenza" . "A questa ministangata governativa, - dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti - bisogna aggiungere 30 euro di gas, 130 di RCA, 18 euro per i servizi idrici; 35 euro di Tarsu; 30 di rincari dei servizi bancari; 80 euro per le rate dei mutui visto che le banche, prevaricando i contratti, stanno aumentando lo spread quasi raddoppiato, 65 euro per gli aumenti dei biglietti dei treni, 90 euro per i costi dei carburanti (su base annua)".
E se "il buon giorno si vede dal mattino", c'è poco da stare tranquilli. Infatti, la "stangata 2010" parte già da Capodanno: secondo l'Adoc aumenteranno del 4% circa anche i prezzi per il cenone di Capodanno. E allora aumentano (+2%) quelli che, per risparmiare, preferiscono rimanere a casa o andare in un agriturismo. Festeggiare a contatto con la natura, secondo l'associazione dei consumatori, costerà in media 130 euro (+2,3% rispetto all'anno scorso), mentre per organizzare una cena in casa, per otto persone, non si andrà oltre il 158 euro in media.
In 7 anni rincari per complessivi 9.600 € a famiglia! - E' una maxi stangata quella che si è abbattuta sui consumatori italiani dall'introduzione dell'euro ad oggi. In base ai dati elaborati dal Codacons emerge che in 7 anni (dal 2002 al 2009) ogni famiglia ha speso complessivamente circa 9.600 euro in più a causa dei rincari dei prezzi al dettaglio, degli aumenti tariffari, della crescita di affitti e mutui e delle speculazioni, avvenuti nel totale immobilismo dei governi che si sono succeduti, che non hanno mai preso a cuore la questione dei consumatori, né hanno adottato misure efficaci tese a contenere i rialzi dei prezzi. "Gli interventi da mettere subito in campo per consentire risparmi immediati e reali alle famiglie sono rafforzare 'Mr Prezzi' e creare un dipartimento ad hoc dedicato ai consumatori, che abbia la possibilita' di elevare sanzioni contro le speculazioni e che studi misure concrete contro il caro-vita - spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons - liberalizzare i saldi tutto l'anno, dando ai commercianti la possibilità di scegliere quando scontare la propria merce e introdurre il doppio prezzo sui prodotti dell'ortofrutta (ingrosso e dettaglio) così da limitare i ricarichi dal campo alla tavola; rafforzare le autorità esistenti (Antitrust, Agcom, ecc.); definire il 'prezzo anomalo', ossia l'aumento che viene considerato fuorilegge e, come tale, perseguibile; consentire immediatamente la vendita di carburanti presso la grande distribuzione; effettuare controlli a tappeto negli esercizi commerciali e verificare costantemente i ricarichi dei prezzi dall'origine al dettaglio e creazione in ogni comune italiano di mercati settimanali di vendita diretta produttore-consumatore. Queste semplici misure - conclude Tanasi - avrebbero effetti immediati sull'economia nazionale, stimolando i consumi, innescando la concorrenza e determinando risparmi immediati per i consumatori, pari a 1.000 euro annui a famiglia". [www.codacons.it]
[Informazioni tratte da Repubblica.it, Corriere.it]