Stangata per i lavoratori del petrolchimico di Gela: l'Eni blocca gli investimenti
Brutta tegola sulla testa dei lavoratori del petrolchimico di Gela. L'Eni ha infatti deciso la sospensione di investimenti per circa 250 milioni di euro, che facevano parte del piano quadriennale di sviluppo 2009-2012 per il petrolchimico di Gela, dell'importo globale di 550 milioni di euro. La decisione dell'azienda è stata comunicata ufficialmente alle organizzazioni sindacali. Saltano così sette progetti già finanziati, tra cui la costruzione della caldaia Turbogas da 1300 megawatt, il sistema più pulito di produrre energia elettrica nella centrale di stabilimento e la realizzazione dello Stream-Reforming, l'impianto di produzione di idrogeno per la preparazione delle benzine. I motivi sarebbero da collegare al mancato rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte del ministero dell'Ambiente. Per i sindacati, "è a rischio il futuro della raffineria di Gela". Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil hanno chiesto "l'apertura di un tavolo di trattative che metta a confronto Eni, ministero dell'Ambiente, Regione Sicilia e organizzazioni sindacali". Timori non solo per gli operai del petrolchimico, ma anche per le aziende che lavorano nell'indotto. [SiciliaInformazioni.com]