Stasera al Velodromo di Palermo c'è Joe Cocker
Un viaggio sonoro da Woodstock fino a ''9 settimane e mezzo''
Dopo aver partecipato a Woodstock nel '68 registra il suo primo disco.
Si tratta di una versione slow di "With a little help from my friend" dei Beatles.
Il successo non tarda ad arrivare: Joe sapeva cantare il blues come nessun bianco era in grado di fare. In pochi mesi la canzone balza in testa alle classifiche.
Nel 1970 escono i primi due album: "With a little help from my friend" e "Joe Cocker", seguiti entrambi da lunghissime tournée.
Nel 1971 Joe Cocker parte per un tour negli Stati Uniti, il Mad Dogs and Englishman, organizzato da Leon Russell, il cantante dei Delta Blues.
Lo stress della tournèe lo porta ad abusare in maniera evidente di massicce dosi di alcool e droghe in genere. L'esperienza si rivela catastrofica: alla fine della tournée Joe Cocker si ritira addirittura dalle scena musicale.
La sua carriera si riaccese con "You Can Leave Your Hat On", tema del film "9 settimane e mezzo", e ancora oggi ogni nuovo album è un grande successo.
Stasera al Velodromo Paolo Borsellino di Palermo Joe Cocker canterà nella prima delle due tappe siciliane (la seconda sarà domani a Messina).
Un ovvio tutto esaurito per lo spettacolo atteso da centinaia di appassionati, e alcune curiose spigolature sulle richieste mosse da Mister Joe Cocker agli organizzatori palermitani.
Infatti, già ad una settimana dal concerto, Joe Cocker fa parlare di sé per qualche capriccio da star e per le cifre del suo show.
Innanzitutto Il palco, interamente coperto e che misura venti metri per sedici; la limousine con vetri scuri che oggi lo prenderà alle 14 a Punta Raisi per portarlo alle prove, previste alle 17,30 e poi ancora al velodromo, dove alle 21,30 comincerà il concerto.
Dietro le quinte, per espressa richiesta della star, dovranno esserci montagne di gelato e di anguria, oltre a una selezione di vini bianchi (Cocker ha concesso che siano di marca siciliana) e la sorpresa gastronomica dei promoter, la granita al limone. E per finire fra i prodotti inseriti dal musicista inglese, nella lista del catering, il pudding per il quale gli organizzatori si sono affannati a trovare un cuoco in grado di prepararlo.