Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Stato di emergenza

Sospesi i pagamenti fiscali per le zone colpite dal sisma in Emilia e istituito un fondo di 50 mln di euro

23 maggio 2012

Per Bologna, Modena, Ferrara e Mantova il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza. Durerà 60 giorni. La competenza a coordinare gli interventi è stata attribuita al capo del dipartimento della Protezione civile, che avrà a disposizione un fondo di 50 milioni di euro e massima libertà di azione. Nella fase successiva il coordinamento spetterà alle regioni Emilia Romagna e Lombardia, ciascuna per i "territori di propria competenza". I Comuni colpiti avranno diritto a un allentamento del patto di stabilità interno. Rinviato il pagamento dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili.
Che avrebbe dichiarato lo stato di emergenza, Monti l'aveva dichiarato già ieri mattina in visita nelle aree terremotate. "Troveremo coperture adeguate per interventi immediati", aveva promesso il premier. "Siamo vicinissimi alle famiglie delle vittime, cercheremo di aiutarle ad affrontare la loro difficilissima situazione", ha continuato mentre si trovava alla tendopoli di Finale Emilia. Ma a Sant'Agostino, il paese dove sono morti 3 operai, è stato contestato. "Vergogna", "Rapinatori", "Noi ci arrangiamo", "Potevi stare a casa", hanno urlato alcune persone raggruppate davanti al Municipio. Il premier non si è scomposto, ha raccolto le critiche ed è andato avanti senza commentare.

Ieri mattina il premier ha anche fatto riferimento al provvedimento di riforma della Protezione civile, spiegando che sta funzionando bene nell'emergenza del terremoto in Emilia. E proprio secondo il nuovo regolamento, durante lo stato di emergenza, le ordinanze emanate nei prossimi 20 giorni saranno immediatamente efficaci. In questa fase il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, agirà con massima flessibilità e libertà, senza bisogno di acquisire concerti o visti preventivi. Successivamente le ordinanze dovranno invece ricevere il concerto del ministero dell'Economia e delle Finanze, "limitatamente ai profili finanziari".
In particolare, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi emesso al termine del Cdm, "il fabbisogno finanziario per far fronte allo stato di emergenza verrà coperto utilizzando le risorse del fondo nazionale per la protezione civile. Il fondo è stato all'uopo rifinanziato con 50 milioni di euro, prima della dichiarazione dello stato emergenziale. Le risorse stanziate serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l'assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti".

Se non dovesse bastare, in caso di necessità, sarà possibile integrare le risorse attingendo al fondo di riserva "per le spese impreviste (a sua volta reintegrabile con risorse ordinarie derivanti da riduzioni di voci di spese rimodulabili e, ove necessario, con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa nazionale sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei ministri in misura non superiore a cinque centesimi per litro). Pertanto, non è stato necessario procedere ad alcun aumento delle accise".
Il governo ha iniziato l'esame di un intervento che consenta ai Comuni colpiti un allentamento del patto di stabilità interno. Il presidente del Consiglio, si legge nel comunicato, nella sua qualità di Ministro dell'economia e finanze, ha annunciato "il suo proposito di rinviare il pagamento dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili - sottolinea Palazzo Chigi -. Entrambe le misure saranno operative nel momento in cui le Regioni, con l'ausilio delle autorità locali, avranno terminato il censimento delle effettive necessità, e ciò al fine di stabilire la necessaria copertura finanziaria".

E mentre la terra continua a tremare, tra le provincie di Ferrara e Modena, ieri in Aula alla Camera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ha informato che per il sisma sono state evacuate "5262 persone a fronte di 7mila posti letto messi a disposizione dal sistema integrato della Protezione civile". I feriti, ha spiegato, sono "58 unità, di cui 48 ospedalizzati". Secondo la Protezione civile ad oggi sono circa 5.300 le persone assistite nelle strutture comunali, nei centri di accoglienza allestiti dalle colonne mobili regionali e negli alberghi. In particolare, sono circa 3.200 nel modenese, 1.600 nel ferrarese, 350 in provincia di Bologna e 200 in quella di Mantova.

[Informazioni tratte da Ansa, Repubblica.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

23 maggio 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia