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STM e Numonyx: siglato accordo tra il Governo e le Regioni

Pronti 500 nuovi posti di lavoro e investimenti per quasi 2 miliardi di euro

31 luglio 2009

650 unità lavorative salvaguardate, 500 nuovi posti di lavoro e investimenti per 1,676 miliardi di euro. E' quanto prevede l'intesa siglata a Roma, per il rilancio degli stabilimenti della STMicroelectronics e Numonyx di Catania. A firmarla sono stati i ministri dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e dell'Università, Mariastella Gelmini, e i presidenti delle Regioni Siciliana, Raffaele Lombardo, e Lombardia, Roberto Formigoni.

La Regione Siciliana, che rende noti i termini dell'accordo, partecipa con 17.000.000 di euro e con l'assegnazione di un sito industriale che ha un valore di mercato di 50 milioni di euro. I finanziamenti pubblici rispondono all'ammontare massimo consentito dalla normativa nazionale e dai regolamenti europei. L'intesa prevede di sviluppare due distinte linee di attività a elevato contenuto di innovazione tecnologica: la prima riguarda la realizzazione di celle e moduli fotovoltaici con elevati livelli di efficienza, la seconda si riferisce, invece, ad attività di ricerca e sviluppo industriale delle piattaforme e delle architetture circuitali delle nuove generazioni di memorie non volatili dei computers, i cosiddetti wafers. La realizzazione dei componenti fotovoltaici ad alta resa energetica, nell'unità produttiva M6 di Catania, sarà possibile grazie alla collaborazione di STM con Enel e Sharp. Una parte degli impianti sarà installata anche in un sito di 56 ettari reso disponibile dalla Regione Siciliana in contrada Palma Torrazze, nell'area industriale catanese.
L'intesa nello specifico, prevede: la realizzazione di due linee di produzione da 320 megawatt l'anno nel periodo 2009-2010; un progetto pilota per la produzione di tecnologie avanzate per l'ottimizzazione dei tempi per la realizzazione integrata di celle e moduli ad elevato livello di efficienza; un programma di ricerca e sviluppo per l'evoluzione della tecnologia a film sottile con l'integrazione di materiali nano strutturali e la ricerca su tecnologie a film sottile su nuovi materiali. Nel periodo 2013-2014 si prevede un ulteriore investimento, in una nuova unità produttiva, per la produzione integrata di celle e moduli con capacità effettiva di 480 megawatt/anno.

"Abbiamo incassato questo ottimo risultato per i nostri lavoratori e per il 'sistema Sicilia'
- ha dichiarato Totò Cianciolo, della Taskforce lavoro della Regione -. Adesso continua il nostro impegno per recuperare altre opportunità".
"Siamo riusciti a salvaguardare il lavoro e la professionalità di 650 lavoratori siciliani e a creare ulteriori 500 nuovi posti a specializzazione medio-alta". Così il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha commentato l'accordo per la STMicroelectronics e Numonyx. "In un ciclo economico negativo, come l'attuale - ha aggiunto il governatore - avere evitato la dispersione e l'emigrazione di questi 'cervelli' è motivo di soddisfazione. Per questo non posso che lodare il lavoro compiuto dai nostri uffici e sottolineare le forti e decisive collaborazioni dimostrate dal ministero guidato da Claudio Scajola, da Carmelo Papa vicepresidente di STM e da Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel". "Ulteriore soddisfazione - ha concluso il presidente Lombardo - mi viene dall'avere implementato, anche grazie all'impegno del ministero della Ricerca, un progetto che continuerà a tenere alto il livello della produzione dei nostri stabilimenti".

"L'annuncio dell'intesa raggiunta a Roma su STMicroelectronics e Numonyx non cambia i termini della nostra denuncia". E' quanto ha affermato il segretario provinciale della Fiom Cgil di Catania, Tuccio Cutugno. "All'intesa - sottolinea il sindacalista - manca il soggetto fruitore dei finanziamenti cioè la costituenda nuova società cui dovrebbero dare vita St, l'Enel e la Sharp. A Roma lo scorso 23 luglio i vertici di St e Numonyx si sono tenuti abbottonati e hanno detto che non c'era ancora alcun accordo. Non vorremmo che anche questo fosse l'ennesimo annuncio senza ricadute effettive e questa intesa , che coinvolge solo i soggetti pubblici, avesse lo stesso destino del contratto di programma di oltre 460 milioni di euro alla fine rifiutato sia da St che da Numonyx".
Positivo invece il commento del segretario regionale dell'Ugl Metalmeccanici, Luca Vecchio: "Finalmente dalle parole si è passati ai fatti. L'intesa siglata a Roma per il rilancio della STMicroelectronics è la prima buona notizia attesa sopratutto dai lavoratori dopo due anni di trattative e circa 10 di discussioni, anche se resta da chiarire il ruolo e la missione produttiva della Numonyx all'interno del progetto per il fotovoltaico". Secondo il sindacalista "anche se l'M6 non rimarrà inutilizzato, tuttavia l'occupazione da salvaguardare supera nettamente le 650 unità lavorative: infatti nel reparto in dismissione, il CT6, operano quasi un migliaio di persone. Ecco perché secondo noi per salvaguardare realmente l'occupazione e per un vero rilancio della società di semiconduttori, sarebbe indispensabile anche l'utilizzo di M9 come estensione del modulo M5, l'unico stabilimento produttivo che rimarrà a Catania come STMicroelectronics".
Per la Fim Cisl di Catania "è un segnale positivo, ma resta ferma la necessità che STM e Numonix presentino al più presto i loro piani industriali". Secondo Rosario Pappalardo, segretario generale etneo, "non si può che guardare con ottimismo a un'intesa che prevede un investimento di 1,676 miliardi di euro per rilanciare li stabilimenti catanesi e dare nuovi posti di lavoro. Vuol dire che il progetto va avanti e speriamo che questa intesa possa anche velocizzare l'accordo con Enel e Sharp per il fotovoltaico. E' chiaro però che tutto ciò non allontana la necessità di avere dalle due aziende i piani industriali che ci permettano di guardare oltre la contingenza e avere maggiori certezze, tanto per il futuro dei lavoratori che per le prospettive di sviluppo del territorio".

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it]

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31 luglio 2009
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