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Storie di lavoro e stranieri siciliani

In aumento nell'Isola piccole e medie imprese straniere: nei primi 5 mesi dell'anno 1.198 immigrati hanno aperto un'attività

15 novembre 2010

In Sicilia aumentano i lavoratori e gli imprenditori stranieri. Gli immigrati trovano lavoro nelle campagne come braccianti durante la vendemmia o per la raccolta di pomodori, in città come colf o badanti, a volte riescono ad aprirsi una propria attività. Nei primi 5 mesi dell'anno, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) ha calcolato 1.198 nuovi imprenditori stranieri: oltre 6 mila in totale. Molti gestiscono ristoranti, negozi telefonici, pub, attività artigianali.

Sutha, 32 anni nato a Jaffna in Sri Lanka, è proprietario di un ristorante indiano, dove lavorano altre tre persone. A Palermo è arrivato a 12 anni, insieme a uno zio. Da quando aveva 15 anni ha lavorato come domestico, poi nel 2007 ha investito su se stesso. "Avevo messo un po' di soldi da parte - racconta - sono riuscito a ottenere un prestito e ho rilevato l'attività da un palermitano".
Le imprese gestite da stranieri nell'isola sono concentrate per l'85,7% nel settore commerciale, per il 3,9% in quello dei servizi; il 3,5% ha avviato un'attività in agricoltura e il 3,1% nell'edilizia.
Medeelia, 52 anni, è commerciante, gestisce un negozio di prodotti alimentari per asiatici; viene da Manila nelle Filippine. "Ho lasciato il mio paese nel 1988, ero già laureata e sposata con tre figli piccoli - ricorda - Sono arrivata a Palermo con un permesso di soggiorno, poi c'è stata la sanatoria della legge Martelli e sono rimasta". Anche lei, come tanti immigrati, ha cominciato come domestica. "E' stata dura, ma sono riuscita ad integrarmi. Grazie all'aiuto del mio datore di lavoro, sono riuscita ad avviare il negozio".
Tre anni fa ha aperto anche un ristorante, che gestisce uno dei suoi figli. "Per ottenere la licenza sono passati più di dieci mesi - continua - pagavamo l'affitto a vuoto e le rate del mutuo per la ristrutturazione del locale. È stato un periodo terribile, abbiamo rischiato di non farcela".

Nel 2009 l'Inail ha registrato in Sicilia 90.756 lavoratori stranieri, 4.634 in più rispetto al 2008. Il 20,7% dei nuovi assunti provengono dall'estero e le donne straniere con un lavoro sono il 36,8%.
Soraya, libanese con laurea in psicologia e lingua araba, è giunta a Palermo trent'anni fa. Insegna lingua e cultura araba alla Kore di Enna. All'Università ha conosciuto Elmi, suo marito. Elmi è originario della Giordania, fa l'architetto in uno studio palermitano. "La destinazione iniziale era Ferrara - racconta - dovevo frequentare lì il master, ma la vita era molto più cara e alla fine ho scelto Palermo, dove tra l'altro avevo alcuni contatti". Il processo di integrazione non è stato facile per lui: "Se non conosci la lingua del paese che ti ospita - sostiene - la gente diffida". Insieme alla moglie gestisce un'associazione culturale, che si occupa di diffondere la cultura araba nelle scuole per favorire l'intercultura tra paesi arabi e quelli dell'area del mediterraneo.  [La Siciliaweb.it]

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15 novembre 2010
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