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Stracci d’Italia

Il tricolore di Michelangelo Pistoletto collocato nella torre cilindrica di Salemi, la medesina dalla cui Garibaldi issò la prima bandiera dell'Italia Unita

11 maggio 2010

In occasione dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia, che prendono il via oggi, martedì 11 Maggio 2010 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Comune di Salemi in collaborazione con la Fondazione Sambuca, presenta un’opera dell’artista Michelangelo Pistoletto.
La Città di Salemi, prima Capitale d’Italia, dalla cui torre cilindrica Giuseppe Garibaldi issò la prima bandiera dell’Italia Unita, ha preparato per questa occasione una serie di eventi, in particolare la presentazione della bandiera italiana composta da stracci dei tre colori del vessillo nazionale di Michelangelo Pistoletto, in un progetto a cura di Paolo Falcone. L’opera dal titolo "Stracci d’Italia", realizzata nel 2007, per l'occasione sarà allestita nella medesima torre cilindrica da dove fu issato il primo tricolore dell’Italia Unita nel 1860.

Gli stracci per Michelangelo Pistoletto hanno da sempre avuto un ruolo molto importante nelle sue opere. L’opera più conosciuta è sicuramente la "Venere degli stracci" del 1967, opera di riferimento della storia dell’arte contemporanea. Il percorso del maestro all’uso degli stracci continua con opere quali il "Muro di Stracci" del 1968 e prosegue attraverso opere ed azioni iniziate con il "Concerto di stracci" del 1968 fino ai giorni nostri. Basti ricordare il recente "Concerto di stracci" realizzato con Gianna Nannini a Minsk in Russia, nel 2008.
L’uso degli stracci vuole essere una risposta alla tendenza iconoclasta imposta negli anni sessanta sia dall’arte concettuale che da quella minimalista. Un materiale povero come gli stracci acquista dignità divenendo un mezzo di espressione in cui l’idea stessa di materiale viene sovvertita e rappresenta l’ingresso della vita di tutti giorni nell’arte. Lo straccio perde quindi un significato di materiale povero, per divenire attraverso la sua manipolazione e trasformazione elemento compositivo, in un’opera d’arte dai significati nobili, come Stracci d’Italia, opera presentata per l’occasione, che diviene attraverso la sua interpretazione un vessillo nazionale.
Gli elementi insiti dell’opera quindi spaziano dall’idea di riutilizzo a quello di rielaborazione simbolica nel quale la matrice concettuale del gesto artistico ridefinisce l’uso dei materiali di produzione industriale, degli scarti urbani in una trasformazione che gli conferisce nuova dignità e una nuova destinazione.
In questo contesto concettuale, l’arte assume una rilevanza sociale diventando punto cardine per una nuova e più consapevole società contemporanea. Da queste premesse nasce Love difference - Movimento Artistico per una politica Inter-Mediterranea, creato da Michelangelo Pistoletto con lo scopo di raccogliere attorno alle regioni che si affacciano sul Mediterraneo persone ed istituzioni interessate a creare nuove prospettive un modo per unire l’universalità dell’arte all’idea di transazione politica. Una politica culturale che abbia l’obiettivo di riuscire a far amare le differenze.

Biografia di Michelangelo Pistoletto - Nasce a Biella nel 1933. Padre storico dell’Arte Povera, il movimento italiano con maggiori riconoscimenti internazionali dal dopoguerra in poi, Pistoletto è considerato il più importante artista italiano vivente. Leone d’Oro alla Carriera alla 50° Biennale di Venezia, le opere di Pistoletto sono presenti nelle collezioni dei principali musei internazionali, tra i quali al MoMA di New York; Tate Modern di Londra, Centre Pompidou di Parigi, Guggenheim Museum di New York, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; Museo Reina Sofia di Madrid; MACBA, Barcellona; Castello di Rivoli.
Ha esposto nei principali musei del mondo e partecipato alle più importanti rassegne internazionali, tra le quali dieci edizioni della Biennale di Venezia nel 1966, 1976, 1978, 1984, 1986, 1993, 1995, 2003, 2005 dove gli è stato conferito il Leone d’oro alla Carriera e nell’ultima edizione nel 2009, a cura di Daniel Birbaum. Ha inoltre partecipato a ben quattro edizioni della Documenta di Kassel, nel 1968, 1982, 1992, 1997.


La Fondazione Sambuca - La Fondazione Sambuca contribuisce, ancora una volta, con la presentazione di un opera di indiscusso prestigio nel panorama artistico internazionale, ad arricchire lo scenario artistico di una terra culturalmente e storicamente fertile. La Fondazione ambisce a diventare promotore culturale, al fine di valorizzare lo straordinario patrimonio storico-artistico locale, proponendo un nuovo modello per lo sviluppo del museo contemporaneo.
La Fondazione Sambuca, costituitasi a Palermo nel febbraio del 2009 per volontà di Marco e Rossella Giammona, Paolo Falcone, Fulvio Reina, si pone come obiettivo principale quello di valorizzare il patrimonio strorico-artistico locale attraverso la collaborazione di enti, musei, fondazioni ed altre istituzioni, creando un Sistema Diffuso per L’Arte contemporanea. La Fondazione Sambuca concepita come un Sistema Diffuso per l’Arte contemporanea, vuole essere una struttura che costruisce una regia territoriale mettendo a sistema un circuito di spazi espositivi dedicati alla ricerca contemporanea e una rete di stakeholders che attivano una filiera produttiva economica e sociale che unisce una serie di organizzazioni, enti, fondazioni, tale da divenire un polo di sviluppo sostenibile per l’intero territorio. Fondazione Sambuca è un’organizzazione non profit che si configura come Fondazione di Partecipazione e mira ad avere il ruolo di istituzione culturale che sviluppa rapporti sinergici con altre istituzioni, università, fondazioni, aziende e crea un sistema di rapporti di collaborazioni che confluiscono in un progetto unitario per lo sviluppo dell’arte contemporanea in Sicilia e nel Mediterraneo. La sede è Palazzo Sambuca da cui prende nome la Fondazione stessa; poi attraverso la rete creata sul territorio, si producono e si ospitano progetti site specific e non, unificandoli in unico disegno culturale.

 

 

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11 maggio 2010
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