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Strada in Afghanistan

Mentre migliaia di afgani abbandonano il Paese rientra il chirurgo italiano di Emergency

26 settembre 2001
Mentre migliaia di afgani abbandonano il Paese Gino Strada, il fondatore di Emergency lunedì è riuscito a entrare in Afghanistan.

Dopo giorni di attesa in Pakistan, il chirurgo italiano, insieme a Kate Rowlands, responsabile dell'attività di Emergency in Afghanistan e a Yussuf, un infermiere dell'ospedale di Kabul, è entrato nella parte settentrionale del Paese, la zona controllata dall'Alleanza del Nord, che da anni si batte contro il regime dei talebani.

La prima parte del viaggio, riferisce in una nota Emergency, è stata molto difficoltosa: c'erano da superare un passo di 4.800 metri e attraversare numerosi check point, il tutto con mezzi di trasporto precari.

Il gruppo è diretto ad Anabah, nella zona centrale del Paese, per aiutare lo staff medico e i dipendenti afgani che lavorano in un ospedale dell'associazione. In Afghanistan Emergency ha due strutture: la seconda, aperta in aprile a Kabul, è chiusa da mesi, dopo aver subito un'incursione di un gruppo di talebani armati.

"E' il momento di andare in Afghanistan"
Prima della partenza Gino Strada ha sottolineato quanto fosse indispensabile andare in Afghanistan proprio nel momento in cui le organizzazioni internazionali stavano evacuando il proprio personale dal Paese.

Strada ha inoltre sottolineato che proprio perché l'Afghanistan sembra essere il bersaglio più probabile della rappresaglia americana, c'e'il rischio che alla tragedia statunitense si aggiunga quella afgana. Il medico ha poi spiegato che le vittime afgane non hanno però le stesse possibilità di essere curate delle vittime di altri Paesi.

La decisione di sostenere ancora di più le donne, gli uomini e i bambini dell'Afghanistan, riporta il sito dell'associazione, deriva dalla constatazione di una condizione che li rende ancora più tragicamente vittime: sono soli, si sentono minacciati, non hanno attestazioni di solidarietà, pagano il prezzo di una scorretta identificazione con chi ha occupato con la forza il loro Paese.

Emergency è in Afghanistan da anni: si occupa di curare le vittime del conflitto che da un ventennio insanguina il Paese e le migliaia di persone che ogni anno restano mutilate dallo scoppio delle mine anti-uomo disseminate ovunque.

Fonte CNN

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26 settembre 2001
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