Strage di migranti a Lampedusa, chiesti 20 anni per lo scafista tunisino
Khaled Bensalem è ritenuto dai pm lo scafista dell'imbarcazione naufragata il 3 ottobre del 2013
Il pm Andrea Maggioni ha chiesto 20 anni di carcere per il tunisino Khaled Bensalem, 36 anni, accusato di disastro ed omicidio colposo plurimo. L'immigrato sarebbe - secondo l'accusa - lo scafista dell'imbarcazione che il 3 ottobre del 2013 si ribaltò a qualche centinaio di metri dalla costa di Lampedusa (Ag) provocando 366 morti. Il tunisino viene processato con il rito abbreviato davanti al giudice Stefano Zammuto.
Una tragedia che fece molto scalpore. A seguito delle prime operazioni di recupero, 194 corpi sono stati tratti dalle acque e il numero delle vittime, a quel momento era stimato tra i 325 e 363 individui. Altri 108 corpi sono stati recuperati entro il 9 ottobre, quando è stato possibile accedere alla parte interna dello scafo dell'imbarcazione poggiata sul fondo a circa 47 metri sotto la superficie dell'acqua. Quando il numero dei corpi recuperati era di 302, 210 di essi appartenevano a uomini, 83 a donne e 9 a bambini. L'11 ottobre, è stato riferito che tutti i corpi erano stati recuperati dal vascello e che il numero dei morti aveva raggiunto i 339. Circa 50 corpi a quel momento erano ritenuti essere ancora dispersi, e le ricerche di ulteriori corpi nella zona sono continuate usando aerei e dispositivi robotici. Altri 20 corpi sono stati trovati e recuperati il 12 ottobre, portando il totale delle vittime accertate a 366. Secondo le dichiarazioni di alcuni sopravvissuti, il barcone avrebbe avuto a bordo 518 persone; il numero risulterebbe dai conteggi dei pulmini che li portavano sul natante a Misurata. Tuttavia, la somma dei 155 superstiti e dei 366 corpi recuperati, dà un totale di 521, a cui potrebbero essere sommati un'ulteriore possibile ventina di dispersi.
- TRAGEDIA SENZA PRECEDENTI (Guidasicilia.it, 03/10/13)