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Stretta del vaticano su pedofilia e altri reati

Pubblicate le nuove norme della Congregazione per la dottrina della fede sui gravi delitti contro la Chiesa

16 luglio 2010

Sono state pubblicate ieri mattina le nuove norme della Congregazione per la dottrina della fede sui gravi delitti contro la Chiesa che aggiornano il Motu proprio 'Sacramentorum sanctitatis tutela' e le 'Normae de gravioribus delictis' emanati nei primi anni 2000 da Giovanni Paolo II e dall'allora cardinale Joseph Ratzinger. In realtà si tratta di una formulazione giuridica complessiva di norme che erano già state introdotte come prassi e sotto forma di 'linee guida' dalla stessa Congregazione per la dottrina della fede, negli ultimi anni.

Si tratta, ha detto mons. Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la dottrina della fede, di un disegno organico. Vi sono alcune novità. In particolare in materia di abusi sessuali, la prescrizione nei processi canonici è stata portata a vent'anni. Vi è poi la possibilità di procedere più rapidamente nei casi particolarmente gravi, attraverso un procedimento extragiudiziale, e di presentare direttamente al Papa la richiesta di dimissione dallo stato clericale del colpevole. Quindi vi è una prima apertura alla presenza di laici nei tribunali ecclesiastici che giudicano questi reati. Altre novità riguardano i reati di pedopornografia e di abuso contro una persona con handicap mentali, in questo caso vi è un'equiparazione all'abuso contro un minore.
Manca, nella legge della Chiesa, un riferimento certo alla denuncia alle autorità civili, vi è invece l'indicazione generale - che già era contenuta nelle vecchie linee guida - di collaborare con la giustizia. Viene inoltre mantenuto il principio del segreto pontificio nei processi canonici di tali delitti. Ma il documento del Vaticano parla anche di altri reati. Fra questi in particolare i delitti contro la fede come l'eresia, l'apostasia e lo scisma. Ancora, vi sono precisazioni sui reati contro l'eucaristia. Particolarmente significativa è l'introduzione della fattispecie penale dell'attentata ordinazione sacra della donna.

"I delitti gravissimi" cui fa riferimento l'aggiornamento delle norme vaticane diffuse ieri dalla Sala stampa della Santa Sede, "riguardano realtà centrali per la vita della Chiesa, cioè i sacramenti dell'Eucarestia e della Penitenza, ma anche gli abusi sessuali commessi da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età" rileva il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nella nota con la quale ha accompagnato la pubblicazione del documento della Congregazione per la dottrina della fede. "La vasta risonanza pubblica avuta negli anni recenti da quest'ultimo tipo di delitti - ha spiegato ancora padre Lombardi in merito ai casi di pedofilia - ha attirato grande attenzione e sviluppato un intenso dibattito sulle norme e procedure applicate dalla Chiesa per il giudizio e la punizione di essi". "E' giusto quindi - ha precisato - che vi sia piena chiarezza sulla normativa oggi in vigore in questo campo e che questa stessa normativa si presenti in modo organico, così da facilitare l'orientamento di chiunque debba occuparsi di queste materie".
Quindi si spiega: "Un primo contributo di chiarificazione - soprattutto ad uso degli operatori dell'informazione - era stato dato poco tempo fa con la pubblicazione sul sito internet della Santa Sede di una sintetica 'Guida alla comprensione delle procedure di base della Congregazione per la dottrina della fede riguardo alle accuse di abusi sessuali', ma la pubblicazione delle nuove Norme è tutt'altra cosa, offrendoci un testo giuridico ufficiale aggiornato, valido per tutta la Chiesa". [Adnkronos/Ign]

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16 luglio 2010
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