Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Studenti in piazza contro la politica nazionale

A Palermo il "Collettivo autonomo Fuori controllo" in piazza: "Pd-Pdl-Monti - stessa scuola azienda"

15 febbraio 2013

Studenti in piazza questa mattina a Palermo contro la crisi e la politiche di governo. In testa al corteo lo striscione con su scritto "Pd-Pdl-Monti - stessa scuola azienda". Dopo aver attraversato le strade del centro storico cittadino il corteo organizzato dal "Collettivo autonomo Fuori controllo" è confluito in piazza Pretoria di fronte Palazzo delle Aquile sede del Comune. Gli studenti hanno bruciato i manichini di Berlusconi, Monti e Bersani.
"Con quest'azione - dicono gli studenti - vogliamo ribadire ancora una volta che un'alternativa all'austerità è possibile ma non nel teatrino della politica, con le belle promesse da campagna elettorale, con la retorica dell'unità e della salvezza nazionale. Un reale cambiamento non può che dipendere da noi, non può che nascere dalla partecipazione in prima persona, dalla volontà di ognuno di decidere direttamente del proprio futuro".

Uno stato di agitazione che ha avuto un anticipo già ieri, con gli universitari palermitani che si sono proclamati contro il decreto-Profumo, ossia sulle nuove norme promosse dal governo nazionale in tema di borse di studio. "Sono previste delle inaccettabili ‘gabbie salariali’ per il requisito del reddito massimo di accesso ai benefici", ha spiegato Luca Lombardo del Run (Rete universitaria nazionale), "20mila euro al nord, 17mila euro al centro e 14mila euro al sud, creando così una palese discriminazione nei confronti dei giovani e delle università meridionali che porterà anche a una fuga dei giovani del sud verso le università del nord (dove sarà possibile accedere ai benefici con un reddito familiare più alto)".

Al pensionato universitario San Saverio di via Di Cristina, a Palermo, dove sulla questione si è svolta un’assemblea degli studenti, Lombardo ha presentato uno studio relativo all’impatto che la riforma del sistema di erogazione delle borse di studio causerà in Sicilia. "Per l’anno accademico 2012/2013, nell’Isola, sono iscritti all’università circa 200mila giovani: di questi, circa 27mila sono attualmente gli idonei al concorso per le borse di studio erogate dagli Ersu di Palermo, Catania, Messina ed Enna; con il nuovo sistema che vuole introdurre dal primo marzo prossimo il governo nazionale, invece, gli idonei precipiteranno a circa 9mila unità (meno 70%) anche per effetto dell’introduzione di norme più rigide in relazione al merito da possedere in termini di crediti formativi. Come se non bastasse - ha concluso - il governo nazionale vuole anche introdurre per i pochi “fortunati” che avranno accesso ai benefici l’erogazione della borsa di studio in tre rate".
Gli studenti palermitani hanno deciso di chiedere all’assessore regionale all’istruzione Nelli Scilabra e al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di contrastare (anche in sede di Conferenza Stato-Regioni) i contenuti della proposta Profumo.

[Informazioni tratte da ANSA, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

15 febbraio 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia