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Stuprata a 9 anni

E' successo a Palermo... In carcere sei persone accusate d'aver violentato ripetutamente la bambina

11 febbraio 2009

Aveva appena 9 anni quando in sei, due adulti e quattro ragazzini poco più grandi di lei, la violentarono. Capitò nella primavera di due anni fa, tra l'aprile e il giugno del 2007, ma solo l'altro ieri i carabinieri hanno messo le manette a quei mostri senza coscienza e senza cuore.
E' successo a Palermo. Tutta gente che abitava nel quartiere della bambina, che conosceva lei e i suoi genitori.

Le indagini, coordinate dai sostituti procuratori Francesca Lo Verso (per i minori) e Alessia Sinatra (per i maggiorenni), erano scattate in seguito a una denuncia inoltrata da alcuni assistenti sociali che seguivano uno dei presunti stupratori, un ragazzo che abitava nello stesso quartiere della piccola.
Dai colloqui col minorenne affidato ad una casa famiglia gli operatori dei servizi sociali di Palermo sono riusciti a scoprire la drammatica storia di abusi sessuali nei confronti della bimba. Ai particolari accertati dagli psicologi e dagli assistenti sociali si sono aggiunte, mesi dopo, le rivelazioni della vittima che ha aggiunto altri tasselli alla ricostruzione della vicenda, accaduta in un quartiere degradato della città. La bambina, infatti, è stata accompagnata dalla madre in un centro sociale per proteggerla dai sospetti che circolavano in paese. Qui ha raccontato tutto ai volontari.

"Hanno abusato di lei fra l'aprile e il giugno del 2007", ha detto il giudice del Tribunale per i minori.  La bimba, ascoltata da un pool di psichiatri è stata ritenuta assolutamente attendibile. Ha riconosciuto i luoghi dove l'hanno violentata, ha fatto nomi e cognomi dei suoi persecutori e l'altro ieri, carabinieri e uomini della Guardia di Finanza, hanno messo le manette alla bande di stupratori, alcuni rifugiati al Nord per fuggire all'arresto. Due di loro, davanti al Gip hanno negato il loro coinvolgimento nella storia. Ma quanto scoperto dai militari e i racconti della bimba, che ora ha 11 anni, non lascerebbero dubbi.
Gli investigatori sostengono che gli abusi sarebbero avvenuti singolarmente e che non si sarebbe trattato di violenze di gruppo da parte di un "branco".

"La notizia dello stupro della ragazzina di nove anni a Palermo ci lascia ancora una volta attonite, ma purtroppo non possiamo dirci sorprese". E' l'amaro commento della presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli.
"Denunciamo da anni - dice Moscatelli - quanto la violenza sessuale non sia più un crimine solo di adulti o ai danni di adulti. Avevamo detto che le esperienze sessuali tra minorenni sfociano, secondo i nostri punti di osservazione, anche in abusi e stupri. Oggi le drammatiche, agghiaccianti cronache ci danno per l'ennesima volta una ragione che vorremmo tanto non avere".
Certo, è difficile pensare a mostri ancora senza barba, a stupratori minorenni che violentano una bambina che non ha compiuto ancora 9 anni. Come si può passare dalla PlayStation alla violenza sessuale? Eppure l'età degli stupratori spesso è bassa. Molti sono minorenni, non hanno superato neppure la soglia dei 14 anni, età minima nel codice italiano per essere puniti. Un esempio: nel 2007, la Procura per i minorenni di Milano ha aperto 100 fascicoli per violenza sessuale. Trentacinque - un terzo del totale - riguardano ragazzini "non imputabili", che frequentano appena la terza media e non hanno ancora compiuto 14 anni.

Telefono Rosa parla di emergenza: i numeri raccolti dall'associazione non dicono affatto che le violenze diminuiscono. L'associazione chiede una risposta alle istituzioni, "con la stessa velocità e immediatezza di cui si è visto essere capace il Governo quando ha a cuore un tema". "Non ha forse anche questo dramma uno status di necessità e urgenza? Non è anche questo un tema su cui la gente continua a far sentire, sempre più esasperata, la sua voce? Non vogliamo vedere più linciaggi per avere una legge che consenta una giustizia rapida ed efficace", ha detto dice la presidente Moscatelli.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it]

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11 febbraio 2009
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